Thomas Wellinger imperiale. Il
difensore numero 95 nel vittorioso incontro con il Davos, oltre ad aver
segnato la terza rete, ha giocato ben trenta minuti di partita per
ovviare alle assenze di Riva e Heed, entrambi alle prese con due
commozioni celebrali subite a Ginevra.
Dicevamo del difensore bianconero che
sta risultando un elemento fondamentale nella retroguardia luganese.
Un giocatore che lo scorso anno con Kapanen non giocava ed era
spedito regolarmente in tribuna. Per fortuna poi con l’arrivo di
Serge Pelletier le cose sono cambiate e Thomas, con la fiducia
del tecnico, è tornato ad essere un vero giocatore. Sicuro in difesa
con qualsiasi compagno e sempre pericoloso in fase offensiva. Basti
pensare che nel confronto con il Davos ha addirittura giocato 5,25
sui 6 minuti finali, segnando appunto il gol dell’apoteosi.
Nato sotto in segno dei pesci nel 1988,
Wellinger ha giocato in precedenza a Davos, nel 2007/8 e nel 2009/10, a Langenthal, Berna e Bienne in due distinti periodi, nel 2010/13 e nel 2014/17.
Questi sono i piccoli capolavori di
Serge Pelletier, che ha riconsegnato al Lugano un giocatore talentuoso
e affidabile. Così come Bernd Wolf, giovane difensore austriaco (23
anni) che si sta ritagliando un posto sempre più da titolare a
Lugano. Cresciuto nelle giovanili del Berna, Wolf è poi stato
scaricato dal Berna finendo in Austria nel Villacher. Il suo
obiettivo era però quello di trovare un contratto in Svizzera e
quando ci fu la chiamata di Hnat Domenichelli, l’austro-svizzero
non ha avuto dubbi a firmare.
Ora il Lugano si trova con due
difensori molto forti e promettenti per il futuro, grazie a Hnat e
Serge che hanno creduto in loro.
Con gli esperti e consolidati Chiesa e
Nodari, l’astro nascente Riva e Heed, il Lugano si ritrova una
difesa solida e già pronta per il futuro, se arriverà come sembra
anche Samuel Guerra.
Per l’immediato futuro a Zurigo,
Serge Pelletier non potrà contare sui due infortunati, ma punterà
dritto su Traber e Romanenghi e se ci sarà bisogno anche di
Sannitz.
Tutti giocatori che sanno rendersi
utili in qualsiasi ruolo e Pelletier questo lo sa benissimo, come sa
che se la squadra gioca come vuole lui in modo difensivo i risultati
arrivano, mentre se si dimentica la parte difensiva finisce come le
due batoste di Ginevra, con tutte le attenuanti delle 5 partite in
soli nove giorni.
E ora sotto con i leoni, se si giocherà
così da squadra arriveranno i risultati per poter mantenere il posto
tra i primi sei.
(foto Putzu)