IL LUGANOLOGO
Il Lugano si ritrova una difesa già pronta per il futuro
Wellinger, Wolf, Chiesa, Nodari, Riva, Heed e se arriverà Samuel Guerra
Pubblicato il 10.01.2021 19:15
di Doriano Baserga
Thomas Wellinger imperiale. Il difensore numero 95 nel vittorioso incontro con il Davos, oltre ad aver segnato la terza rete, ha giocato ben trenta minuti di partita per ovviare alle assenze di Riva e Heed, entrambi alle prese con due commozioni celebrali subite a Ginevra.
Dicevamo del difensore bianconero che sta risultando un elemento fondamentale nella retroguardia luganese. Un giocatore che lo scorso anno con Kapanen non giocava ed era spedito regolarmente in tribuna. Per fortuna poi con l’arrivo di Serge Pelletier le cose sono cambiate e Thomas,  con la fiducia del tecnico, è tornato ad essere un vero giocatore. Sicuro in difesa con qualsiasi compagno e sempre pericoloso in fase offensiva. Basti pensare che nel confronto con il Davos ha addirittura giocato 5,25 sui 6 minuti finali, segnando appunto il gol dell’apoteosi.
Nato sotto in segno dei pesci nel 1988, Wellinger ha giocato in precedenza a Davos, nel 2007/8 e nel 2009/10, a Langenthal, Berna e Bienne in due distinti periodi, nel 2010/13 e nel 2014/17.
Questi sono i piccoli capolavori di Serge Pelletier, che ha riconsegnato al Lugano un giocatore talentuoso e affidabile. Così come Bernd Wolf, giovane difensore austriaco (23 anni) che si sta ritagliando un posto sempre più da titolare a Lugano. Cresciuto nelle giovanili del Berna, Wolf è poi stato scaricato dal Berna finendo in Austria nel Villacher. Il suo obiettivo era però quello di trovare un contratto in Svizzera e quando ci fu la chiamata di Hnat Domenichelli, l’austro-svizzero non ha avuto dubbi a firmare.
Ora il Lugano si trova con due difensori molto forti e promettenti per il futuro, grazie a Hnat e Serge che hanno creduto in loro.
Con gli esperti e consolidati Chiesa e Nodari, l’astro nascente Riva e Heed, il Lugano si ritrova una difesa solida e già pronta per il futuro, se arriverà come sembra anche Samuel Guerra.
Per l’immediato futuro a Zurigo, Serge Pelletier non potrà contare sui due infortunati, ma punterà dritto su Traber e Romanenghi e se ci sarà bisogno anche di Sannitz.
Tutti giocatori che sanno rendersi utili in qualsiasi ruolo e Pelletier questo lo sa benissimo, come sa che se la squadra gioca come vuole lui in modo difensivo i risultati arrivano, mentre se si dimentica la parte difensiva finisce come le due batoste di Ginevra, con tutte le attenuanti delle 5 partite in soli nove giorni.
E ora sotto con i leoni, se si giocherà così da squadra arriveranno i risultati per poter mantenere il posto tra i primi sei.
(foto Putzu)