Un libro, una scrittrice ticinese
I ricordi possono essere rubati, i sentimenti no
Una storia che parla a bambini e ad adulti con garbo e profondità
Pubblicato il 25.09.2021 19:27
di Angelo Lungo
Moira Frapolli è una giovanissima aspirante insegnante. L'ambizione e il sogno tipici della sua età l'hanno spinta a scrivere di un tema importante. Ne è scaturito un racconto che suscita un sorriso lieve e delicato. Uno stile narrativo particolare incita a leggere di una storia che fa riflettere e promette speranza: quella che indica la via dell'ottimismo e dell'apertura incondizionata verso l'altro con spontaneità. Il libro dal titolo “Il ladro di ricordi” è stato pubblicato dalla SalvioniEdizioni, con il patrocinio dell'Associazione Alzheimer Ticino. Belle le illustrazioni di Lucrezia Marnoni originaria di Vaglio e studentessa universitaria.
Che cosa rappresenta per lei la scrittura?
"Una grande passione da sempre. Ora sento la necessità di comunicare, esprimermi. Mi rende semplicemente felice".
Cosa le fa pensare la parola “Anziano”?
"A mio nonno. Una persona speciale. Non c'è più. E mi manca. L'ho conosciuto quando già soffriva di Alzheimer. Avevamo instaurato un rapporto speciale, tutto sul piano affettivo. Il libro me lo ha ispirato lui. La sua vita passata me l'ha raccontata mio padre. È stato come conoscere due persone".
L'Alzheimer è...
"Una forma di demenza. Colpisce, in genere, gli anziani, provoca disorientamento, i ricordi sembrano svanire. La persona sembra strana addirittura bizzarra. Cambia il suo modo di vedere il mondo. A casa ne ho sempre sentito parlare anche perché mio padre dirige una Casa per Anziani".
Quindi ha deciso di scrivere un libro.
"Proprio così. Ho scelta la forma di una favola. Narro di Léonie e di suo nonno Arthur un esploratore. Una notte mentre dorme arriva un elfo Alzi e gli ruba tutti i ricordi e da lì...".
Ha scelto di rivolgersi ai bambini.
"Solo apparentemente. Volevo parlare a loro. Ma intendo arrivare anche agli adulti. Un familiare che non ci riconosce è un'esperienza devastante. Ma ci sono altri modi per comunicare per intessere relazioni".
Quali?
"Esplorando la sfera affettiva. Entrando in contatto a livello emozionale. Una persona può smarrire i ricordi ma è sempre capace di provare sentimenti. Bisogna aprirsi a viversi in una maniera diversa. Senza paura e con tanta speranza".
Qual è il suo auspicio?
"Bisogna parlare, incontrarsi, informarsi. È possibile rendere più serena la convivenza con l'Alzheimer. Chi è affetto da questa patologia può avere una buona qualità di vita, basta volerlo".