CALCIO: L'ATTACCANTE DEL LUGANO HA TANTA VOGLIA DI RILANCIARSI
Joaquin Ardaiz: "Il 2021 sarà il mio anno"
L'anno scorso era rimasto a secco ma il lungo infortunio e la sfortuna sembrano alle spalle
Pubblicato il 12.01.2021 09:33
di Luca Sciarini
Si è parlato tanto di lui nel girone di andata, anche perché si pensava e sperava che potesse colmare quel vuoto offensivo che il Lugano purtroppo ha proposto negli ultimi anni con i suoi attaccanti. 
Invece anche Joaquin Ardaiz, uruguagio di 23 anni, non è riuscito a mantenere le attese. Solo 185 minuti giocati e zero gol. Anche se bisogna ammettere che in alcune occasioni le sue conclusioni avevano fatto gridare al gol. Ma il pallone, per sfortuna, destino o chissà che altro, non è mai entrato.
Sabato, in amichevole contro il Chiasso, è arrivata invece una bella rete: sinistro preciso in corsa all'angolino dove il portiere non ci è potuto arrivare.
Ieri sera a Fuorigioco, anche l'assistente allenatore Mattia Croci Torti ha parlato dell'attaccante.
"Ardaiz è un giocatore in cui crediamo molto, perché lo vediamo ogni giorno in allenamento e sappiamo cosa può dare. Siamo convinti che in questo 2021 potrà fare molto bene. Spero che la rete realizzata contro il Chiasso lo sblocchi e gli dia quella fiducia necessaria."
Sabato, dopo il derby amichevole vinto per 3-0 contro il Chiasso, abbiamo proprio parlato con Ardaiz. Partendo da quel gol.
"Segnare è sempre bello e per me in questo momento è importante. Anche perché lo scorso anno ero rimasto fuori otto mesi senza giocare per infortunio ed era normale che ci volesse del tempo per tornare ai miei livelli. Ma sono sicuro che ce la farò".
Gol che purtroppo Ardaiz non aveva trovato nel girone di andata.
"Purtroppo il pallone non ha voluto mai entrare. Peccato, perché alcune volte ci sono andato veramente vicino. A volte è anche una questione di sfortuna e il pallone esce per qualche centimetro. È il calcio, bisogna andare avanti a lavorare per migliorare ancora e buttare dentro quei palloni".
A soli 23 anni Joaquin è uno che ha già girato parecchio: Uruguay, Belgio, Canada, Italia e ora la Svizzera.
"Qui mi trovo veramente bene, la città è tranquilla e il calcio svizzero mi piace. È un po' diverso a ciò che ero abituato a fare e vedere in Belgio o in Canada, qui si gioca più velocemente e anche io devo abituarmi a dare via prima il pallone e giocare meglio con i miei compagni. Sono certo che l'apprendistato fatto in questo 2020 mi servirà adesso".
Sul suo ruolo, punta centrale o esterna, si era già aperto un dibattito.
"Io sono uno che per caratteristiche può giocare anche lontano dalla porta ma in questo momento preferisco il ruolo che mi ha dato il mister, ossia vicino all'area di rigore dove si può fare gol. E sono convinto di essere anche più forte vicino alla porta avversaria".
Il 2021 sarà il tuo anno?
"Penso proprio di sì, sono convinto che farò bene, così come la squadra. Stiamo lavorando molto bene e sono certo che ci toglieremo tante belle soddisfazioni".