Hockey
"Boedker mi ricorda Nylander"
L'ex capitano Marzio Agustoni analizza il difficile momento del Lugano
Pubblicato il 06.10.2021 11:05
di Carlo Scolozzi
Dopo il successo ai rigori nel derby, due sconfitte contro Losanna e Berlino, per 4-1 e rispettivamente 6-3. Cosa succede al Lugano? Abbiamo interpellato l'ex capitano Marzio Agustoni per capirne di più e leggere tra le pieghe di questo momento difficile.
Cosa può dire in merito a queste difficoltà?
"La situazione non la vedo così catastrofica. Bisogna anche considerare che questa è una settimana da tour de force, col viaggio di andata e ritorno in Germania, la gara di Champions League e gli incontri con Davos e di nuovo l'Ambrì nel fine settimana. In questi casi può succedere di tutto, perché la squadra è stanca fisicamente e mentalmente".
Nel Lugano qualcosa non gira però.
"È vero che ci sono degli alti e bassi, dei vuoti di memoria, ma fino ad ora è stato anche sfortunato perché si sono infortunati giocatori importanti. Non sono così negativo, perché è arrivato anche un nuovo allenatore che ha rivoluzionato tutto il sistema, ci vuole tempo per trovare l'amalgama. Come dicevo in altre occasioni, nei primi due turni ci sono inoltre delle sorprese, come l'Ajoie che vince a Rapperswil". 
Come analizza le ultime due sconfitte?
"C'è stato un po' di panico. Ho visto soprattutto diversi errori individuali e, quando uno sbaglia, non c'è lì il compagno pronto a metterci una pezza. I giocatori sbagliano forse per la foga, per la troppa voglia o perché magari sono fuori posizione. Di errori di squadra non ne ho invece visti molti. Per il resto, col Berlino mancavano diversi elementi eppoi parliamo di Champions League. Ok, l'obbiettivo è andare avanti e passare il turno, ma serve più che altro come allenamento, per prendere qualche colpo duro in più e imparare, anche perché finanziariamente il guadagno è limitato. La sconfitta più brutta è quindi quella contro un Losanna in piena crisi: chi avrebbe scommesso un franco sul poker dei vodesi alla Corner Arena?". 
Per McSorley nessuna critica?
"No, sono stracontento che sia qui a Lugano. Non ho niente contro i precedenti allenatori, ma quando abbiamo visto sbottare un Pelletier o un Ireland? McSorley invece è temuto dal gruppo, per la foga e perché vuole il 120% anche in allenamento. In questo senso assomiglia a Del Curto. Sul ghiaccio, poi, si punta a incassare meno gol e si fa leva sul pattinaggio veloce: per fare tutto questo ci vuole tempo, i ragazzi devono abituarsi al nuovo sistema".
Si aspetta ancora Boedker.
"Leggo e sento critiche sul giocatore, ma non può avere perso la verve che aveva in Canada. Probabilmente lui ha già assimilato gli schemi canadesi di Mc Sorley, ma c'è bisogno che anche i compagni di squadra lo facciano. Con Boedker ci vuole solo tempo e pazienza, uscirà alla distanza. Mi ricorda l'ex Lugano Nylander: in regular season era criticato e additato come un lazzarone, poi nei playoff fece sfracelli. Ho l'impressione che per Boedker valga lo stesso discorso".
Meno male che c'è Fazzini.
"Faz gioca veramente bene, sotto tutti i punti di vista: pattinaggio, velocità d'esecuzione, tiro. Nel derby, inoltre, ha realizzato un rigore importantissimo. È unico e negli ultimi due anni ha fatto una crescita micidiale. Arcobello inventa e Faz finalizza. Quando poi si aggiungerà anche Carr questi tre faranno faville".