Venerdì sera col Berna Luca Cereda siederà per la 231. volta
sulla panchina dell’Ambrì Piotta.
Un numero di per sé anonimo ma che lo porterà ad essere il terzo allenatore più longevo in Leventina, a pari merito con Larry Huras. In testa resta sempre Serge Pelletier con 296 seguito da Jiri Kren con 278 presenze.
Un numero di per sé anonimo ma che lo porterà ad essere il terzo allenatore più longevo in Leventina, a pari merito con Larry Huras. In testa resta sempre Serge Pelletier con 296 seguito da Jiri Kren con 278 presenze.
In questi anni i risultati si sono visti, la squadra è in
continua progressione e Luca ha dimostrato di essere un allenatore capace di prendere
il talento grezzo e trasformarlo in qualcosa di oggettivamente interessante e
utile per la squadra. È quello che in fondo il club gli ha sempre chiesto.
Molti ritengono la scelta dell’Ambrì di affidarsi alla
coppia Duca-Cereda una mossa dettata dal motto “facciamo di necessità virtù”,
ma in realtà che Cereda fosse un buon allenatore lo si sapeva. L’unica incognita
era legata all’inesperienza nel lavorare con una squadra di professionisti, ma
Luca si è presto adattato, così come ha fatto anche Paolo, che grazie alla sua
intelligenza e alla visione dell’hockey e in particolare del club è stato il tassello
ideale per questa società.
La scelta di questo duo è stata dunque oculata e
azzeccata e fa piacere che un club ticinese abbia dato spazio a forze locali, così
come ha fatto recentemente il FC Lugano, che malgrado l’avvento di un
finanziatore estero (Joe Mansueto) che ha più mezzi economici dell’Ambrì, si è
comunque affidato al momò Mattia Croci-Torti.
Un Ticino che dunque produce tecnici di valori se è vero
che nel calcio Mauro Lustrinelli allena l’Under 21, Pier Tami è il direttore
delle squadre nazionali e il ticinese d’adozione Vlado Petkovic (gli ultimi due
abitano oltretutto a poche centinaia di metri di distanza) è stato allenatore
della nazionale fino a pochi mesi fa.
Vorrei concludere con una piccola riflessione riguardante
ciò che ha scritto ieri Filippo Lombardi a proposito della Gottardo Arena.
Ovviamente sottoscrivo appieno ciò che ha scritto il
presidente: è triste e irritante vedere che, non soltanto gli ospiti, ma anche
i nostri tifosi, non hanno rispetto di una infrastruttura nuova (in generale di
una infrastruttura) e che purtroppo per pochi maleducati ci vadano poi di mezzo
con restrizioni abbastanza drastiche tante altre persone che non c’entrano nulla.
Persone che come il sottoscritto deplorano quanto constatato recentemente ed
esternato dal presidente.
(foto Zocchetti)