Offside
Un altro bel sabato sera da divano
Vincono la Svizzera e il Lugano: tradizioni rispettate!
Pubblicato il 09.10.2021 21:15
di L.S.
Ormai non serve più il green pass per il sabato sera. Bastano, si fa per dire, due televisori e un comodo divano. Così com’era stato il caso una settimana fa, quando le due squadre di Lugano giocarono alla stessa ora nello spazio di duecento metri, è successo anche ieri sera.
Il menù era ricchissimo: la nazionale e il derby!
Alla Corner Arena l’hanno spuntata ancora i bianconeri e le vittorie consecutive contro l’Ambrì in gare ufficiali sono otto (dieci se consideriamo anche le amichevoli). Un vero caso per gli psicologi dell’hockey che dovranno spiegarci come mai i biancoblù non riescono più a battere il Lugano. E in Valle, soprattutto i tifosi, non sono per nulla contenti.
Se è vero che il derby non è tutto, come diceva John Slettvoll, in Ticino vale ancora molto e venerdì alla Gottardo Arena la squadra di Cereda dovrà cercare di spezzare quello che ormai è diventato un vero e proprio incubo.
Il Lugano “operaio”, come l’ha chiamato qualcuno, è piaciuto per impegno e dedizione. Nonostante le molte assenze ha saputo mettere la museruola a un Ambrì che, per una volta, arrivava forse con i favori del pronostico.
Dopo la bella partita di venerdì di Fatton (nonostante la sconfitta di Davos), ieri sera è toccato a Fadani a vestire i panni del protagonista. Un weekend esaltante per i due ragazzi che però dovranno probabilmente tornare presto in panchina, visto l’arrivo del nuovo portiere Irving. La società ha spiegato che l’infortunio di Schlegel è grave e che puntare tutto sui due giovani sarebbe stato troppo pericoloso. Il tempo dirà se è la scelta giusta.
Il carro, vuotissimo di Boedker, forse ieri sera ha iniziato ad essere occupato da qualche sporadico passeggero. Un assist, un gol e una presenza costante nel cuore del gioco. Se McSorley avrà veramente trovato il vero Boedker lo scopriremo nelle prossime partite.
Ha vinto, ma non convinto fino in fondo, la nazionale di Murat Yakin. Ci sono voluti un paio di regali dei nordirlandesi (primo gol e espulsione) e la collaborazione del fiscale, impulsivo e forse smemorato (non si ricordava più di aver ammonito il difensore irlandese?) arbitro sloveno per ottenere i tre punti.   
Con un uomo in più e lunghi tratti della gara e contro una squadra tecnicamente poverissima, i rossocrociati hanno chiuso la contesa soltanto nei minuti di recupero. Nonostante i 27 tiri scagliati verso la porta avversaria.
Martedì si va in Lituania, per vincere e restare attaccati all’Italia. A novembre poi ci si giocherà tutto in trasferta. Ma è chiaro che per fare paura agli azzurri bisognerà giocare un altro tipo di calcio.