La perla del Cris
Era ora, nonostante Irving
L'Ambrì ha vinto meritatamente il derby: il ricordo di Baron e una curva festante...
Pubblicato il 16.10.2021 09:38
di Cristiano Perli
Premettiamo una cosa: vittoria doveva essere e vittoria è stata!
E che bello poter scrivere questo incipit rimandato per ben due volte da inizio stagione. E per una volta sono anche d’accordo con la tifoseria avversaria, che quasi a mo’ di sfottò dice (o scrive sui social): “Era ora che vinceste un derby”!
Eh già, era ora. Perdere sarebbe risultato insopportabile.
Abbiamo vinto perché avevamo più fame, lo volevamo di più questo derby. Eppure, per colpa della maledetta sterilità offensiva, abbiamo rischiato di perderlo. E quando il Lugano ha segnato, vabbè, ho ricominciato a vivere l’incubo degli ultimi derby. Sembrava veramente una maledizione. Avevamo giocato meglio eppure eravamo sotto. Difficile da accettare.
È stata brava la squadra a tirar fuori quel furore agonistico indispensabile in quei frangenti: non si è persa d’animo e ha lottato e vinto, ribaltando una situazione psicologicamente difficile.
La serata era iniziata con una punta di pessimismo e non soltanto per le ultime otto sconfitte consecutive.
Mentre salivo la Leventina arrivava l’ufficialità dell’esordio del loro portiere straniero. Come non poter lanciare un parallelismo con la prima mitica partita di Marco Baron in quel fantastico derby di tanti anni fa? Ho iniziato a temere il peggio. E infatti, Irving ha disputato una grande partita. Era destino, me l’aspettavo. Per fortuna che non è bastato.
Era un’altra pista e forse un altro hockey, ma la goduria di vincere un derby ce l’eravamo quasi dimenticata. È stato bello, lì in mezzo alla curva, tornare a cantare per la nostra squadra.
A questo proposito, senza ovviamente voler fare sterili polemiche, una piccola annotazione o se volete, un umile consiglio: “quando la curva canta festante a fine partita non la si zittisca con della fastidiosissima musica”. Grazie.
(Michael Fora esulta dopo il 2-1, nella foto Putzu)