Premier League
C'era una volta... il Manchester
Nonostante le grandi potenzialità economiche i risultati non arrivano
Pubblicato il 17.10.2021 10:14
di Angelo Lungo
Premier LeagueLeicester-Manchester United 4-2. Una partita bella, emozionante e spettacolare. E racconta molto. Ma riavvolgiamo il nastro. Lo United vinse il titolo nel 1967 e poi il vuoto. Fino all'arrivo di Alex Ferguson che riportò la squadra agli antichi fasti a partire dal 1992. E instaurò un dominio per un ventennio. Una crescita non solo sportiva. Intanto c'era stata la riforma del campionato con il passaggio dalla First Division alla Premier League. Stadi nuovi, sponsor e diritti televisivi. E si cominciò a parlare del famoso fatturato. Le imprese del Manchester lo proiettarono a una popolarità planetaria. Attualmente i Red Devils sono i più seguiti e sostenuti al mondo, avrebbero una platea di 650 milioni di tifosi. Grazie a Ferguson, grazie a giocatori come Beckham e Ronaldo assurti a vere e proprie icone.
Tutto bene? Magari. Da quando lo scozzese si è ritirato, maggio 2013, la luce delle vittorie si è spenta. A partire da quell'anno sono stati spesi la bellezza di 1 miliardo di euro. Sono stati cambiati 5 allenatori e operate sontuose campagne acquisti. Molti investimenti, molti cambiamenti, ancora tanta popolarità, poca progettualità: nessun titolo di rilievo, rispetto alle cifre spese. In estate sono arrivati: Ronaldo per 15 milioniSancho per 80Varane per 40.
Secondo il sito “transfermarkt” il Manchester vale 900 milioni di euro, mentre il Leicester 548. Quindi in base alla potenza economica non ci sarebbe dovuta essere partita. Ma i soldi non scendono in campo e si è visto. I padroni di casa hanno mostrato di essere una squadra corta, ben organizzata, veloce a ripartire, veloce a rientrare. Proposta di gioco offensiva e valorizzazione di individualità. Tutto questo grazie a Brendan Rodgers, ecco una formazione dove la mano del tecnico è ben visibile, dove il progetto è ben individuabile. Il Nord irlandese era considerato un emergente, ma l'esperienza al Liverpool non era stata delle migliori. Si trasferì al Celtic e la sua carriera ha ripreso quota. Sembra che i nuovi ricchi del Newcastle lo vogliano, ma lui ha rifiutato poiché aspetterebbe il City qualora Guardiola lasciasse il club. Arranca, invece, il Manchester di Solskjaer: poca organizzazione tattica; poco spirito di squadra. E pare che sia scoppiato il primo caso Ronaldo, dopo una panchina sembra che il portoghese avrebbe detto che vuole giocare tutte le partite da titolare e che comunicherebbe lui quando non si sentirebbe in condizione di scendere in campo. Almeno uno che ha le idee chiare.
Ma non tema Solskjaer, non temano i tifosi: la campagna acquisti di gennaio è vicina.