CALCIO
Ziegler, mercato e harakiri: il Crus non si nasconde
Parola a Croci-Torti nella conferenza stampa prima di Basilea-Lugano
Pubblicato il 22.10.2021 11:54
di L.S.
Si va a Basilea, dopo l’opaca prestazione di Zurigo, che oltre a qualche critica per il gioco (non) espresso, aveva stimolato la reazione di Ziegler nei confronti di alcuni suoi compagni. Quelli che erano entrati dalla panchina nell’ultimo quarto d’ora di panchina.
Oggi, nella conferenza stampa pre-partita, Mattia Croci-Torti ha archiviato con grande equilibrio e saggezza il “caso Ziegler”. Ma anche con estrema onestà.
“Io devo analizzare soprattutto ciò che è successo nei primi 77 minuti di partita, ossia prima dell’ingresso di questi tre giocatori. Ricordo che in carriera mi sono seduto diverse volte in panchina ed entrare e cambiare una partita è la cosa più difficile. Oltretutto lo Zurigo è stato bravo e ce l’ha impedito. Ziegler è uno che vuole invece sempre e le sue critiche sono stati rivolte in maniera positiva, come stimolo per i compagni”.
Archiviate le parole del difensore, che hanno tenuto banco in questi giorni, ci si focalizza sulla sfida di Basilea. Il Crus sa che il suo Lugano è chiamato a fare meglio, molto meglio di ciò che è riuscito a mettere in campo al Letzigrund.
Da una parte ci sarebbe voglia di provare a giocarsela alla pari, di provare ad aggredire i renani, dall’altra c’è la consapevolezza di andare su uno dei due campi più difficili della Svizzera.
Coraggio sì, ma con testa. Anche perché a Zurigo non è vero che i bianconeri abbiano pensato unicamente a difendersi. “Non siamo andati là per chiuderci in difesa: a volte si hanno delle idee in testa ma gli avversari ti impediscono di sviluppare il tuo gioco. Il Basilea non penserà a noi: loro giocano pensando di essere i più forti, incuranti di chi hanno di fronte. Se sono primi in classifica ci sarà pure un motivo”.
Un atteggiamento che il Lugano non può ancora permettersi di avere, per qualità e numero della rosa. Ci vorrà del tempo prima di arrivare a questi livelli, ma intanto Croci-Torti, mentre sistema una volta il microfono di sinistra e uno di destra, ammette: “Conosciamo le dinamiche della nostra rosa e con la società sappiamo esattamente come rinforzarla in futuro. Fino a gennaio bisognerà stringere un po’ i denti. Ci manca qualcosa ma non ne facciamo un dramma”.
Da una parta la classe degli attaccanti del Basilea, che sono tanti e tutti di qualità (nel Lugano invece mancheranno Guidotti e Baumann, mentre Maric e Bottani potrebbero recuperare), dall’altra una cabala che parla solo di una sconfitta bianconera nelle ultime sette partite.
Croci-Torti, dimostrando quella giusta spavalderia dei pre-partita, non ha paura a parlare del suo lavoro (e del suo staff) e di come è stata preparata la delicata sfida del St.Jakob.
L’aveva fatto anche una settimana fa, con quella trappola preparata ad hoc per Marchesano.
“Pensiamo di aver trovato la soluzione migliore per questa partita: crediamo di sapere come poter fare male all’avversario”.
Non si nasconde il Crus, si rende conto che l’esame è di quelli tosti, ma l’allievo ha studiato. E anche piuttosto bene.
Ma prima di chiudere il mister vuole sottolineare ancora una volta quello che è la sua idea di calcio per le prossime partite. A dimostrazione che le critiche della partita di Zurigo hanno bisogno ancora di una piccola risposta.
“Non vogliamo fare solo catenaccio, che era la parte preponderante del gioco del Lugano di qualche tempo fa. Vogliamo essere propositivi ma nel contempo equilibrati”.
Insomma, coraggio sì, ma senza farsi, ripetendo le sue parole, harakari.