Calcio
"Lugano perseguitato dagli arbitri? Un'invenzione ticinese"
Lo storico tifoso Cio Monti commenta il caso Dudic e parla del "Crus", della squadra e della proprietà
Pubblicato il 26.10.2021 13:21
di Carlo Scolozzi
Il caso Dudic non smette di far discutere, dopo la presa di posizione di ieri di Dani Wermelinger, ma i temi che riguardano il Lugano sono pure altri. Lo storico tifoso ed ex dirigente del calcio regionale Cio Monti è quindi l'interlocutore ideale.
Si trova d'accordo col capo degli arbitri svizzeri che ha difeso Dudic?
"Per quanto riguarda il primo episodio assolutamente no. Su Bottani era rigore netto, se il direttore di gara avesse consultato le immagini del Var se ne sarebbe accorto. Posso capire che non l'abbia visto dal vivo, ma doveva ricorrere alla tecnologia. Sul secondo episodio (fallo di Sabbatini punito col rigore) è una questione di interpretazione".
Quindi non siete in credito con gli arbitri?
"Per un solo episodio, quello di domenica, altrimenti i direttori di gara non hanno sbagliato neanche un'ammonizione".
Ma allora non siete perseguitati dagli arbitri.
"Per niente, è un'invenzione ticinese questa. Negli anni scorsi ci è capitato di essere tartassati, questa volta no".
Dagli arbitraggi alla squadra: come giudica il Lugano?
"La rosa è molto più debole dell'ultima stagione, non abbiamo riserve e siamo condizionati al 100% dalle giocate di Bottani. Domenica abbiamo fatto una bella prestazione, ma mancano i ricambi. Cito due esempi in merito: Phelipe non può giocare neanche nel Chiasso e Lungoyi è ingestibile. Siamo invece coperti in porta. Nonostante l'errore Saipi mi piace e si continuerà con lui. Secondo me Baumann finirà sul mercato, ma non si ricorrerà a un altro portiere. Arriveranno anche due centrocampisti e due rinforzi in difesa. In attacco, invece, speriamo di cavarcela: Celar non è male, Amoura ha problemi linguistici e tattici".
Il "Crus" come  lo giudica?
"Mi sta convincendo: con la rosa che ha non fa miracoli, ma quasi. Gli manca solo l'esperienza per gestire gli elementi di esperienza e peso e specialmente quelli che arriveranno nel girone di ritorno. Comunque è sulla strada buona. Sa leggere le partite".
Domani c'è la Coppa Svizzera.
"Ce la giochiamo, ma lo Young Boys ci è chiaramente superiore. Ci deve andare bene tutto, come nel primo tempo col Basilea, perché loro hanno ricambi e noi, mi ripeto, no. Penso che mancherà Maric, un po' acciaccato. In definitiva non sono troppo ottimista per la Coppa Svizzera, ma a me interessano il polo sportivo, che equivarrebbe a un futuro roseo, e battere il Servette in campionato per staccarci dalle inseguitrici".
Una considerazione sulla dirigenza?
"Si vede che si danno da fare e sanno cosa vogliono. Noi non l'abbiamo ancora capito perché devono spiegarcelo, ma hanno una copertura finanziaria e obbiettivi che ci illustreranno. Adesso non c'è più una persona che controlla tutto, quel Renzetti di cui posso solo parlare bene, ma si delega".