CALCIO
"Fu la miglior partita della mia vita..."
Mattia Croci-Torti ha parlato della "partita perfetta" del 2015: in panchina c'era Bordoli...
Pubblicato il 26.10.2021 13:07
di L.S.
Oggi durante la conferenza stampa di presentazione della partita di Coppa Svizzera tra Lugano e Young Boys, Mattia Croci-Torti ha citato (su esplicita richiesta di un giornalista) la gara giocata a Cornaredo che gli è rimasta maggiormente impressa nella memoria.
Si tratta di un Lugano-Servette di sei anni or sono e il Crus, a quell’epoca assistente allenatore del Chiasso, era seduto in tribuna. Estasiato e un po’, come ammesso molto onestamente, invidioso per chi sedeva sulla panchina del Lugano.
Era l’11 maggio del 2015 e un mese più tardi i bianconeri avrebbero festeggiato la promozione in Super League. Era la squadra di Livio Bordoli e del suo assistente Gianluca Dormiente, che annichilirono con un 2-0 (reti di Rossini e Bottani) che andò ben oltre il risultato del campo, un Servette comunque ambizioso.
Nei ginevrini giocavano Doumbia, Vonlanthen e il ticinese Martignoni, e proprio in quell’occasione ci fu il debutto di Zakaria.
Livio Bordoli, tecnico di quel Lugano, si ricorda benissimo di quella partita.
“Mi fa piacere che Mattia si ricordi ancora di quella partita. Fu una gara praticamente perfetta, una sfida da dentro o fuori. Dovevamo vincere per restare attaccati al carro promozione e quella vittoria, ottenuta in maniera così convincente, ci diede la spinta per arrivare fino in fondo e ottenere la promozione in Super League”.
Il segreto di quel successo?
“Avevo fatto una cosa che non facevo spesso, anzi, l’avrò fatto 6-7 volte in tutta la mia carriera. Mostrai alla squadra dei video motivazionali, come le vittorie importanti del Lugano, sia in Coppa Svizzera che contro l’Inter in Uefa. Volevo che si vedesse l’euforia, la gioia e gli stadi pieni. Ricordo che entrammo in campo con la bava alla bocca, avevamo una voglia incredibile di vincere e soprattutto nei primi minuti facemmo anche qualche intervento al limite del regolamento. Ricordo pure un battibecco prima della partita tra Djuric, che si sarebbe poi seduto in panchina e Doumbia. Nella partita di andata il ginevrino aveva fatto una brutta entrata a Igor, che gli fece subito capire nel riscaldamento che quel giorno per loro sarebbe stata durissima”.
Fu la vittoria che consacrò la sua squadra.
“In effetti dopo quella vittoria mi resi conto che non avrei più dovuto dire niente alla squadra. I ragazzi sapevano cosa fare e ormai erano proiettati verso il traguardo. Da quel momento non ci fermò più nessuno. Fu una splendida cavalcata”.
Fu la miglior partita della sua vita?
“Ho avuto altre partite importanti e che ricordo con grande gioia, ma questa partita era decisiva e perciò più difficile di tante altre. La soddisfazione fu enorme non soltanto durante i novanti minuti, ma per tutta la settimana, quando vedevo che i giocatori erano concentratissimi e che non vedevano l’ora di entrare in campo. Perciò credo che sia a livello fisico, mentale e tecnico-tattico, sia stata probabilmente la miglior partita della mia carriera. Quel giorno funzionò tutto”.
Domani il Lugano cosa dovrà fare per sperare di battere il favoritissimo YB?
“Se fossi al posto di Croci-Torti continuerei sulla strada di quanto proposto a Basilea. Hanno fatto vedere un bel calcio offensivo, che mi ha divertito, anche se è vero che c’è stato qualche errorino tattico che l’allenatore avrà sicuramente notato. Lo Young Boys a Lugano ha sempre fatto fatica, giocare a Cornaredo non è mai facile e se domani ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, allora il Lugano avrà una spinta in più. C’è però anche una cosa negativa…”.
Ossia?
“L’YB, che finora aveva sempre dovuto giocare partite ravvicinate per colpa della Champions League, stavolta arriverà a Lugano fresco e addirittura con un giorno di riposo in più rispetto ai bianconeri. Oltretutto per loro la Coppa è molto importante e perciò arriveranno con il massimo della concentrazione e il coltello tra i denti”.
(Nella foto Maffi, Bordoli felice dopo la promozione ottenuta a Bienne)