Coppa Svizzera, arriva la corazzata Young Boys, Lugano
pronto al colpaccio, ma soprattutto Cornaredo affollato. La città sul Ceresio esplode
di passione, di botto, all’improvviso, in una serata di ottobre che sul
calendario viene proprio prima di novembre.
Però, una piccola riflessione s’impone. I proclami
annunciano 6000 spettatori in una serata che si prevede gelidina, quasi il
triplo dell’affluenza media stagionale (decennale?) nel vetusto impianto
sottocenerino. Si può pensare, certo, che il Lugano e tutta la città (o
regione, o Cantone) tenga in particolar modo alla Coppa Svizzera, competizione
con la quale i bianconeri hanno un discreto feeling e che hanno conquistato tre
volte nella loro storia; ci si spinge all’entusiasmo per l’avvento della nuova proprietà
americana; ci si inoltra nel sogno di arrestare la marcia dello Young Boys, la
squadra faro del calcio svizzero ed esempio a cui assurgere. Magari si vorrebbe
superare anche il record della presenza del Papa o di qualche concerto mai
tenutosi lì, ma immaginato fortemente.
Tutto concorre alle frotte che popoleranno gradoni e tribune
(qualche bernese compreso), talune in arrivo anche dal lontano e primitivo
Sopraceneri, forse.
Ma secondo noi il vero vento in poppa che trasformerà la
bagnarola in torpediniera del tifo è il prezzo del biglietto alquanto
promozionale: zero franchi. Ma sarebbe ingeneroso additare i luganesi come
tirchi: il bacino c’è, le masse si smuovono e se nelle altre giornate sono meno
folte è perché, magari, sono in contemporanea con aperitivi, pranzi, cene,
dimostrazioni, impegni politici, pisolini, serate in libertà nel cuore pulsante
della città, o cose di questo tipo. Stasera niente concorrerà alla festa di
popolo, avanti tutti. Lugano è una città nobile e ricca, non sarà mica per un
venale zero franchi d’entrata che andrà a Cornaredo. No, sarà per puro
attaccamento ai colori.
L’unica cosa che verrà richiesta al folto pubblico, in modo
molto discreto e senza farne menzione in modo diretto, è un voto a favore del
nuovo stadio. O almeno una buona parola coi parenti.