CALCIO
Tutti in piedi ad applaudire il Lugano
I bianconeri eliminano dalla Coppa lo Young Boys e adesso sognano
Pubblicato il 27.10.2021 20:49
di L.S:
Forse non è stata la partita perfetta, ma quasi.
Il Lugano lotta, soffre e vince. Una serata da ricordare, davanti a seimila persone.
La società ci ha visto lungo con l’entrata gratuita: il pubblico, come ha riconosciuto anche Mattia Croci-Torti, ha fatto la differenza. Soprattutto quando c’era da stringere i denti nella ripresa.
Sì, perché nel primo tempo è stato quasi tutto troppo facile.
Uno Young Boys rivoluzionato e inguardabile quello messo in campo da Wagner, che avrà anche il patentino Uefa Pro ma stasera non ci ha fatto una grande figura.
Quando il tecnico bernese ha capito che contro questo Lugano rabberciato ma indomito stava rischiando grosso, ha raddrizzato la squadra. Ma purtroppo per lui era troppo tardi.
Un rigore fallito da Ziegler, un gol in contropiede del freddo Celar (bravo Custodio a rubare palla a Lauper), il raddoppio di un Amoura che ha approfittato degli spazi concessi e la comprensibile sofferenza nei minuti finali dopo la punizione di Rieder, rappresentano la stringata cronaca di una partita forse non bellissima, ma gagliarda. Per uomini veri.
Davanti a questo Lugano ci si può solo alzare in piedi e applaudire.
Senza Maric, Daprelà, senza uno straccio di centrocampista di riserva, con un Bottani stremato che ha dovuto lasciare dopo meno di un’ora, la squadra nella ripresa sembrava alle corde.
Due pali di Fassnacht (sì, perché le imprese hanno bisogno di un pizzico di buona sorte) e uno Young Boys che premeva, nemmeno giocasse contro il Manchester United.
Il Lugano ha resistito, ne è venuto fuori alla grande, con la grinta e la concentrazione del suo allenatore, che ci ha sempre creduto in questa vittoria e non soltanto a parole.
Ora il Lugano è ai quarti di finale: senza Young Boys, Basilea, Servette e Zurigo, si inizia a sognare.
“Voglio arrivare a Berna per la finale”, aveva detto il buon Crus alla vigilia.
Mancano due partite per avere l’occasione di riscattare quell’amara sconfitta contro lo Zurigo nel 2015.
Perché come ha detto lui stasera: “I ragazzi hanno voglia di vendetta, non hanno dimenticato quella partita”.
Il mister conclude con l’immancabile dedica: questa sera il pensiero va a Cao Ortelli, assente per un problema personale.
Ecco, la serata adesso è davvero perfetta. Si può continuare ad applaudire.
(Foto Putzu)