HOCKEY
"Grazie a te caro Lugano..."
Ecco l'emozionante lettera scritta da Geo Mantegazza per gli 80 del club bianconero
Pubblicato il 28.10.2021 08:22
di Red.
Gli 80 anni dell’HC Lugano festeggiati ieri sera alla RSI, hanno visto la commovente partecipazione anche di Geo Mantegazza, l’uomo che più di tutti ovviamente ha contribuito ai successi del club bianconero.
A inizio trasmissione, con una lettera emozionante, l’ex presidentissimo ha voluto salutare a modo suo quel club che è riuscito a portare così in alto e che gli ha reso, parole sue, la vita più bella.

Scrive Mantegazza:
“Caro HC Lugano, la nostra storia d’amore è iniziata 45 anni fa: siamo cresciuti insieme, io ho fatto crescere te e tu hai fatto crescere me. Quante avventure abbiamo vissuto assieme: sette titoli svizzeri, vittorie storiche in giro per l’Europa, finale di Coppa Spengler.
Grazie a te, caro Lugano, l’hockey svizzero si è aperto al professionismo e questo primo passo ha spianato la strada alla nostra nazionale sino alle finali del campionato del mondo.
Grazie a te caro Lugano centinaia di ragazzi scendono ogni giorno sul ghiaccio della Corner Arena. Possono giocare, divertirsi e alcuni di loro sono diventati dei grandi sportivi, dei veri campioni, un modello da seguire per tanti ragazzi.
Grazie a te caro Lugano migliaia di tifosi hanno vissuto emozioni uniche, in curva, nelle tribune, ma anche a casa ascoltando la radio e guardando la televisione. Insieme abbiamo reso la città di Lugano orgogliosa e fiera di noi.
Caro Lugano, oggi festeggi 80 anni, 80 anni pieni di storia, e tante altre pagine sono pronte per essere scritte. Arriveranno altri gol, altri campioni e altre gioie, altre delusioni. Perché il Lugano è per sempre. Io continuo a seguirti con affetto e ad emozionarmi per te, ma nello stesso tempo sono sereno perché so che sei in buone mani. Nelle mani di una persona che come me darà tutta se stessa per i colori bianconeri, perché i colori dell’HC Lugano continuino a regalarci gioia ed emozioni.
Auguri HC Lugano, senza di te la mia vita non sarebbe così bella”.
Geo Mantegazza