CALCIO
"Anche a Chicago hanno gioito per il successo contro l'YB"
Dopo la vittoria in Coppa parla Carlos Da Silva, responsabile dell'area tecnica del FC Lugano
Pubblicato il 29.10.2021 07:33
di L.S:.
È stata la serata più bella per il gruppo Mansueto.
Sorridono tutti: a Lugano e a Chicago. Legati da un filo chiamato impresa. Quella che è servita per battere lo Young Boys.
Carlos Da Silva, responsabile dell’area tecnica del FC Lugano, ritorna con la mente ai 90 minuti di mercoledì sera.
“È stata una gran bella serata, con un ambiente eccezionale. Abbiamo eliminato lo Young Boys, una squadra fortissima e questa vittoria è un bel segnale anche per la votazione per lo stadio”.
Dagli Stati Uniti le hanno detto qualcosa?
“Certo, io mi sento tutte le sere con la proprietà a Chicago. Loro guardano tutte le partite e mi dicono che gli stiamo dando delle belle emozioni. Ovviamente c’è ancora tanto lavoro da fare ma per il momento sono tutti molto contenti”.
Che fotogramma le resta in mente della partita di ieri sera?
“Al di là dei gol e delle belle giocate che ho visto, mi ha colpito particolarmente una scena: dopo il gol del 2-0 di Amoura, anche i giocatori che si stavano scaldando per entrare, hanno effettuato uno sprint per andare in curva a festeggiare con il compagno. Una scena che mi ha fatto capire quanto è compatto questo gruppo”.
E quando ha visto il rigore sbagliato da Ziegler cosa ha pensato?
“Con lo Young Boys non si hanno mai tante occasioni e speravo di non pagare questa chance fallita. Ero però tranquillo che Reto avrebbe comunque fatto una grande partita e non mi sono sbagliato”.
Tutte le grandi squadre sono state eliminate dalla Coppa: la finale è vicina?
“Calma, c’è ancora un bel po’ di lavoro da fare. Ricordo che quando ero giocatore, arrivammo in finale con il Grasshopper ed eravamo favoriti. Invece perdemmo contro il Wil. In quella squadra con me giocavano anche Lichsteiner e Ziegler, mentre Martin Blaser (attuale CEO dei bianconeri) era responsabile del marketing dell’allora Swisscom Cup”.
A febbraio affronterete il Thun.
“Non sarà una partita facile, ma già dopo il sorteggio con lo Young Boys ci davano per spacciati. Credo che a questo punto della competizione non conti più l’avversario. La cosa importante è preparare bene la partita. Certo che il Thun di Bernegger e Gerber è un osso duro e bisognerà giocare una grande partita”.
Nel 2022 potrebbe essere un Lugano un po’ diverso, con una rosa più completa. O sbaglio?
“Vedremo come saremo nel prossimo anno: stiamo valutando dove rinforzare la squadra”.
Intanto Croci-Torti, giovane allenatore e vostra scommessa, sta facendo piuttosto bene. Contento?
“Io e Mattia siamo molto vicini, ci parliamo spesso e per me ciò che sta facendo non è una sorpresa. Ha tanta passione e voglia di migliorare: avevo giocato con lui nel Grasshopper nel 2000 e mi ricordo che già da giocatore era un gran lavoratore e uno che ci metteva tanta passione”.
Due nomi per la partita con l’YB, anche se so che normalmente si parla sempre di collettivo.
“In effetti per vincere partite come quella serve un grande collettivo, una squadra che gira quasi alla perfezione. Se però devo fare due nomi, sicuramente Hajrizi, che vicino a Ziegler ha disputato una partita enorme. È un ragazzo che ama i duelli e che ieri ha lottato contro tutti con grande coraggio. E poi direi Lungoyi, che giocando una partita molto intelligente tatticamente ha dato un bel segnale al resto del gruppo”.
E domenica ci sarà già il Servette, sempre a Cornaredo. Non rischiate di arrivare stanchi all’appuntamento?
“I ragazzi hanno dimostrato, nonostante i tanti impegni ravvicinati, di saper stringere i denti. La sfida con il Servette è molto importante, perché adesso bisogna fare punti anche in campionato e sono sicuro che arriveremo pronti e motivati”.
(foto Putzu)