HOCKEY
I "metodi" di Cereda che fanno discutere
Il tecnico dei biancoblù ha sorpreso con l'analisi nel dopo-partita di Zugo-Ambrì
Pubblicato il 30.10.2021 09:23
di L.S.
L’Ambrì ha perso a Zugo per due a zero.
Una sconfitta che ci può stare, in trasferta, contro i campioni svizzeri.
Certo, non è stata la miglior partita dei biancoblù, ma nell’arco di un campionato lungo e logorante ci può stare.
Oggi però, leggendo le dichiarazioni post-partita sul Cdt di Luca Cereda tecnico dei leventinesi, si rimane piuttosto sorpresi.
“Nel terzo tempo abbiamo giocato bene, nei primi due no. Per questo che alla fine non ho richiamato in panchina il nostro portiere per schierare un uomo di movimento in più. La squadra non si è meritata questa chance”.
Parole dure, per non dire piuttosto anomale: ci si priva di un’occasione, seppur minima, di raddrizzare una partita, per impartire una lezione alla squadra. Una decisione difficile da capire, almeno nel corto termine.
Probabile che il coach creda che questi tipi di “insegnamenti” possano servire per creare una mentalità vincente: sacrificare il presente per investire nel futuro.
I dubbi ovviamente non mancano, senza voler essere psicologi o indovini.
Davvero serve impartire questo tipo di lezione o di “ricatti”?
Si può essere d’accordo sull’analisi di una partita che il tecnico può valutare meglio di tutti, ci mancherebbe altro, ma questa “castrazione” è sembrata piuttosto eccessiva.
Anche perché con questo tipo di atteggiamento si nega quell’autocritica che anche chi sta in panchina ogni tanto dovrebbe fare.
Cereda ha poi aggiunto di non aver visto nella prestazione del suo Ambrì la disperazione necessaria. Certo che giocare sempre con la disperazione in corpo non dev’essere facile e alla lunga può essere stancante: fisicamente e mentalmente. Forse sarebbe meglio dire che qualcuno non riesce ancora a dare ciò che ci si aspetta: sarebbe un'analisi più facile e forse aderente alla realtà. Stranieri in primis.
Le parole del coach stupiscono soltanto chi non lo conosce o chi non ha guardato il calendario: stasera alla Gottardo Arena arriva l’Ajoie e dietro questo “sfogo”, condivisibile o meno, c’è la paura di sottovalutare l’avversario. Che ieri ha vinto contro lo Zurigo, è vero, ma che fuori casa sembra molto meno temibile.
E Cereda sa che stasera è vietato fallire.
(Cereda nella foto Zocchetti)