Calcio
Il calcio secondo Yakin
Lunga intervista al selezionatore della Svizzera sull'Eco dello Sport cartaceo
Pubblicato il 31.10.2021 10:42
di Redazione EcoDelloSport
A Murat sono bastate cinque partite per convincere l'opinione pubblica. Scettici compresi. La Nazionale svizzera, la sua Nazionale, piace. E ciò nonostante il primo obiettivo del suo mandato - scattato lo scorso 9 agosto - non sia ancora stato centrato. La qualificazione ai Mondiali 2022, già. Per la quale - cruciale - si staglia la partitissima del 12 novembre, a Roma, contro l'Italia. Un nuovo incrocio dopo il pareggio di Basilea. Una possibile vendetta, ricordando le lacrime europee versate all'Olimpico. Un derby, anche, sentito come non mai in Ticino. "Per questo motivo preparare la sfida con gli Azzurri a Lugano è la scelta giusta" spiega Yakin. Massimo Solari lo ha incontrato al Letzigrund di Zurigo per una lunga intervista, che troverete sull'Eco dello Sport de "La domenica".
"L'entusiasmo dei tifosi a Cornaredo dovrà invaderci per lanciare il derby con l'Italia".
"Cantare l'inno? La mano sul cuore significa già tanto".
"Io un simbolo del Paese? La vita è strana: nel 1991 a Liestal non tutti votarono a favore della mia naturalizzazione".
"Andiamo all'Olimpico per vincere, ma tutto sommato uno zero a zero sarebbe un buon risultato".