Non ho potuto resistere: un kebab e una Santa Lucilla in
argilla, che google mi dà come santa del giorno, questo 31 ottobre. Il kebab
non mi piace molto e sono ateo, ma l’accostamento delle vetrine è irresistibile
e ho pensato che potesse portare bene al Losanna, squadra per la quale ho un
debole difficile da spiegare, forse per la sua gioventù, forse per la scritta
Benevole sulle giubbe degli addetti alla manutenzione della Tuilière.
Intanto che arranco sulle ripide vie della città vodese,
finendo il kebab, mi informo sulla santa (santo google, ancora): cieca dalla
nascita, guarita da un papa e ammazzata per strada su ordine di un imperatore.
Bon, un po’ splatter la cosa.
La partita tra Losanna e Lucerna, agli ultimi due posti
della classifica, vede un primo tempo comandato dai vodesi con tanto di golazo
di Kukuruzovic, con gli avversari che sembrano non vedere la metà campo
avversaria, ma che vengono riportati alla luce nella ripresa dal pareggio di
Ugrinic. In mezzo a queste cose, l’allenatore losannese del Lucerna, Fabio
Celestini, sembrava anche lui intento ad affidarsi a qualche santo protettore
invece di guidare i suoi giocatori.
E la santa? La statuina se n’è stata buona nella mia tasca,
dove albergano resti farinosi di kebab. Si sono fatti compagnia, e poi dite che
l’ecumenismo non ha senso: Losanna e Lucerna hanno chiuso sul pari una giornata
dove non si poteva fare torto a nessuno. Restando ai piedi della classifica,
sì, ma senza brutalità.