CALCIO
Macek, fuori rosa e infortunio: quanta sfortuna!
Il ceco del Lugano si è rotto il crociato e tornerà in campo soltanto nella prossima stagione
Pubblicato il 02.11.2021 11:26
di L.S.
Un crack, il dolore e poi la “nebbia” attorno.
È successo la scorsa settimana durante un allenamento: un contrasto con un compagno, il ginocchio destro che subisce una torsione innaturale e il crociato che si spacca.
Uno dei momenti più brutti per la carriera di un giocatore. Si parla di 7/8 mesi di stop.
Roman Macek è a casa, si muove con le stampelle e aspetta con ansia la data dell’operazione, per lasciarsi questo brutto momento alle spalle.
“L’unica cosa positiva, diciamo così, è che ho rotto “soltanto” il crociato, senza il coinvolgimento di altre parti del ginocchio. Il dottore mi ha detto che dovrei avere un recupero perfetto, senza grandi intoppi”.
Ci vorrà tanta pazienza ovviamente.
“Quello non mi spaventa, anche perché in questi ultimi tre mesi, essendo fuori rosa, mi sono allenato sapendo che non sarei mai sceso in campo. Dal punto di vista mentale non è stato facile, ma sicuramente mi ha rafforzato”.
Fuori rosa dopo l’arrivo dei proprietari del Lugano: una scelta che l’ha sorpreso.
“Mi è spiaciuto perché so che Braga contava su di me. Rispetto la scelta della società, anche se sono convinto che sarei potuto servire a questa squadra”.
Prima il problema ai talloni e adesso il crociato: non è stata un’avventura finora facile per Roman a Lugano.
“Purtroppo qualcuno mi considera fragile o addirittura una “fighetta”, ma credo che sia semplicemente casualità. Prima di venire a Lugano non avevo mai avuto grandi problemi. Mi spiace che sia successo questo infortunio proprio adesso: mi sentivo in forma e anche se ero fuori rosa, ero pronto a gennaio per giocare da qualche parte”.
Probabilmente sarebbe andato in prestito, anche perché Macek , 24 anni, ha un contratto valido con i bianconeri fino al 2025.
“Anche se adesso non faccio più parte dei piani della società, non considero Lugano un capitolo chiuso. Sarei potuto andare via già in almeno un paio di occasioni, ma ho sempre voluto restare. Vorrei lasciare un bel ricordo a questa squadra e a suoi tifosi”.
Anche perché Macek era arrivato a Lugano con grandi aspettative.
“Ho giocato in una delle Primavere più forti della Juventus e tutti mi hanno sempre detto che avrei avuto una grande carriera. Purtroppo ultimamente ci sono stati dei problemi ma sono ancora giovane e credo che potrò fare qualcosa di importante nel calcio”.
Il calcio intanto lo guarda soltanto alla TV: soprattutto il “suo” Lugano.
“Le prime partite, da fuori rosa, erano difficile da guardare. A dire la verità andavo a farmi una passeggiata per non soffrire troppo. Poi col tempo ho accettato la situazione e ho ripreso a guardare le partite. E mi fa piacere che stiano andando molto bene”.
Da ormai quattro stagioni a Lugano, Roman ha capito quale sia il “segreto” di questa squadra.
“Finché hai gente come Maric, Ziegler, Daprelà, Sabbatini o Custodio, puoi dormire sonni tranquilli. Anche nei momenti più difficili loro sanno cosa fare, sono una garanzia. A Lugano c’è una realtà solida con giocatori intelligenti e finché ci saranno loro non ci saranno mai problemi”.
In bocca al lupo Roman. Ci si vede nel 2022.
(foto Zocchetti)