Calcio
"Ho rischiato di non poter più giocare"
L'ex portiere del Lugano Mirko Salvi è tornato nel suo Yverdon dopo un grave infortunio
Pubblicato il 04.11.2021 10:55
di Giacomo Notari
 
A Lugano, dove i portieri sono da sempre un tema ricorrente, uno come Mirko Salvi non si dimentica. Con lui tra i pali i bianconeri avevano disputato una finale di Coppa Svizzera (persa 1-0 al Letzigrund contro lo Zurigo) e centrato lo storico terzo posto nel 2017. Dopo il suo anno e mezzo tra le mura di Cornaredo aveva poi avuto esperienze con Basilea, Lucerna e Grasshopper, non sempre soddisfacenti. Ora il 27enne è tornato a Yverdon, dove tutto ha avuto inizio per lui, per rilanciarsi dopo una stagione di stop a causa di un infortunio alla spalla.
Lugano è dove hai giocato più partite da professionista. Cosa ti evoca?
“Per me è stata une delle esperienze più belle. È una piazza che amo veramente. Ho tantissimi bei ricordi. Quando sono arrivato era il primo anno in Super League e ci siamo salvati all’ultima giornata. Poi durante la stagione successiva siamo arrivati terzi. Peccato non essere rimasto, perché mi sarebbe piaciuto vivere queste esperienze di Europa League, ma fa parte del calcio".
Sei stato allenato anche da Zeman, che ricordi hai?
“Zeman è Zeman, tutti lo conosciamo (ride). Quando fai una preparazione con lui non ti fa più paura nulla (ride)”.
Poi c’è stato Andrea Manzo.
“Anche lui è un grande allenatore, che ci ha aiutato tanto”.
Con Tramezzani infine, siete arrivati terzi.
“Sì, Trame ha grande personalità e sa prendere il gruppo con sé. Si è visto a Lugano”.
Ora nel Lugano ci sono Baumann, Saipi e Osigwe. Come giudichi questi portieri?
“Conosco soprattutto Saipi, ma anche gli altri li ho affrontati. Sono tre bravi portieri. C’è veramente una gran bella concorrenza”.
Per te quest’anno c’è stato invece il ritorno qui a Yverdon.
“Sono arrivato da un anno difficilissimo con un serio infortunio alla spalla. Rischiavo di non poter più stare in porta. C’è stata questa opportunità con Marco (Degennaro, ndr) che conosco e sono molto contento di essere tornato per aiutare la società".
In campionato siete partiti a fatica e ora sta andando bene.
“L’abbiamo detto fin dall’inizio che avevamo una bella rosa. Ci mancava un po’ di fiducia per fare i primi punti e la prima vittoria, ma adesso si vede quanto valiamo. Difensivamente stiamo meglio e questo è molto importante in Challenge League”.
Vorresti finire qui dove hai iniziato o speri di tornare in Super League?
“A 27 anni voglio tornare nella categoria superiore, è normale. Si vuole e si deve sempre puntare in alto”.