Tribuna presidenziale
"Bottani l'avrei voluto in nazionale..."
Storie di due Mattia: l'attaccante meritava la chiamata, il tecnico sta facendo benissimo
Pubblicato il 09.11.2021 10:11
di Angelo Renzetti
La vittoria del Lugano a Losanna è figlia della consapevolezza e dello spirito di squadra. Contrariamente a ciò che può pensare qualcuno, questi non sono successi casuali. Qui si vede la grande fiducia che esiste tra allenatore e giocatori: tutti remano nella stessa direzione.
La base sta nel credere nel proprio condottiero e Croci-Torti, che è un leader nato, sa cosa deve fare in questo momento. Sono convinto che sia lui che la squadra in futuro potranno soltanto migliorare.
La società gli fornirà sicuramente giocatori importanti e i risultati faranno il resto.
Anche il gioco che ha in mente, con il tempo, si potrà vedere.
Si parla tanto di calcio offensivo e di squadra più alta: certo, se il Lugano avesse ancora un Galvao allora sarebbe tutto più facile. Adesso la situazione è questa e in futuro, con un paio di innesti, magari si potrà dare un nuovo volto al gioco della squadra.
Credo che per il momento l’allenatore stia facendo il massimo, coniugando il suo coraggio e la voglia di un calcio offensivo, con il materiale umano che ha a disposizione.
Ci sono giocatori che per caratteristiche sono votati più all’aspetto difensivo e trovare il giusto equilibrio non è sempre facile. Ma lui ci sta riuscendo, grazie anche a dei giocatori che sono li da tempo e sono molto intelligenti.
Mi chiedono perché io non avevo pensato a Mattia come allenatore. Vi dico che è esattamente il contrario: ci avevo pensato da tempo, anzi, fummo proprio Manna e il sottoscritto che andammo a ripescarlo al Mendrisio. Prima dell’arrivo del gruppo brasiliano quest’estate avevamo due opzioni: Baldo Raineri, che aveva il patentino e Croci-Torti, che come tutti sanno, sta studiando per ottenerlo.
Sarebbero state scelte dettate anche dalla situazione economica: nel caso fosseiandato avanti io sarebbe stata un’annata molto complicata.
Ovviamente se fosse stato Renzetti a mettere Croci-Torti in panchina, sarebbe stato visto come un ripiego e per lui non sarebbe stata forse la cosa migliore.
Il nuovo gruppo ha potuto farlo perché parte da altri presupposti e la scelta di Mattia è stata molto più forte e credibile. Sono felice sia per i nuovi proprietari che per il tecnico, che come ho detto, stimo moltissimo.
Ribadisco però che a Lugano la fortuna la fa uno staff tecnico eccezionale: quando lo dissi in passato, non era per svilire l’importanza degli allenatori, ma semplicemente perché se è giusto che la squadra che scende in campo vinca o perda assieme, la stessa cosa deve valere per lo staff tecnico.
Venerdì sarò a Roma per vedere Italia-Svizzera: penso che sarà una partita tutta da giocare. La Svizzera nelle grandi partite si esalta, come ha fatto con Francia, Spagna o la stessa Italia nell’ultimo zero a zero. L’Italia mi sembra invece un po’ in calando dopo il grande Europeo disputato.
Mi spiace soltanto che visti i numerosi infortuni, non sia stato convocato Bottani. Credo che se lo sarebbe meritato per ciò che ha fatto finora. Per prendere Imeri, si poteva pensare a Mattia.
Oltretutto la nazionale è a Lugano e la sua convocazione avrebbe dato un po’ di entusiasmo.
Dal punto di vista tecnico, Mattia è uno che negli ultimi quindici minuti può sempre fare la differenza: in fondo Shaqiri non ha un vero e proprio sostituto.
Tra i giganti della difesa italiana credo che avrebbe potuto combinare qualcosa di buono. Come aveva già dimostrato ad esempio nell’amichevole contro l’Inter.