Inutile negarlo: anche
chi segue il Lugano come me da una vita fatica a digerire l’attuale 10. posto
in classifica.
Il motivo? Perché questo roster vale di più. Molto di più.
Il motivo? Perché questo roster vale di più. Molto di più.
E allora ci si chiede:
perché questa squadra non ingrana? E perché un allenatore di grido come Chris
McSorley non è ancora riuscito a dare una propria identità alla squadra?
Una cosa è certa: non
bastano gli infortuni, certamente penalizzanti, per giustificare il
modestissimo piazzamento.
Adesso però il tempo
sta per scadere: dopo la pausa della Nazionale il Lugano dovrà tornare a
vincere e convincere.
Il tempo della pazienza sta per esaurirsi.
Il tempo della pazienza sta per esaurirsi.
Bisogna rialzarsi al
più presto dal fondo classifica e andare a cercare quel sesto posto che resta il
primo obiettivo stagionale. Il secondo… vabbè vedremo.
Per farlo, il Lugano avrà bisogno del miglior McSorley. Ho seguito parecchio l’allenatore durante le partite e solo in rare occasioni, ad esempio nei derby, ho rivisto il condottiero indemoniato di Ginevra. Nella maggior parte degli incontri Chris è parso tranquillo, pacato, sin troppo rilassato con i suoi giocatori e con gli arbitri.
Per farlo, il Lugano avrà bisogno del miglior McSorley. Ho seguito parecchio l’allenatore durante le partite e solo in rare occasioni, ad esempio nei derby, ho rivisto il condottiero indemoniato di Ginevra. Nella maggior parte degli incontri Chris è parso tranquillo, pacato, sin troppo rilassato con i suoi giocatori e con gli arbitri.
Io vorrei rivedere il
Chris di Ginevra, quello che mandava su tutte le furie avversari, arbitri e
spettatori, destabilizzando le partite a suo favore. Quel Chris può ancora fare
la differenza e incentivare i giocatori a dare sempre il massimo. Non che
finora non l’abbiano fatto, ma forse hanno bisogno di una spintarella in più,
di un ulteriore sprone. Che un uomo come McSorley può dare.
Vorrei rivedere un
allenatore assatanato e dei giocatori che sappiano onorare la maglia gloriosa del
Lugano. Un gruppo che ritrovi gli attributi per farsi rispettare davanti ai
propri tifosi, che malgrado il difficile momento hanno comunque speso parecchi
soldi per assistere alle partite alla Corner Arena.
In attesa degli
stranieri, che dovrebbero fare la differenza ma ancora non la fanno, mi godo gente
come Morini, Fazzini o Nodari (1 gol ma 8 assist), oppure l’ex capitano Chiesa
(tanto criticato ma con un più 7, e 24 partite giocate) che in questo momento
sono l’esempio di come ci si debba comportare sul ghiaccio.
Ma per tornare a vincere, bisogna innanzitutto tornare a giocare da vera squadra, partendo dalla difesa.
Come diceva il buon John Slettvoll “la difesa è il miglior attacco. Se non prendiamo gol, uno lo facciamo sempre prima della fine”.
Ricordatevi del mitico John. Uno che qualcosa ha vinto.
Ma per tornare a vincere, bisogna innanzitutto tornare a giocare da vera squadra, partendo dalla difesa.
Come diceva il buon John Slettvoll “la difesa è il miglior attacco. Se non prendiamo gol, uno lo facciamo sempre prima della fine”.
Ricordatevi del mitico John. Uno che qualcosa ha vinto.
(foto Putzu)