La perla del Cris
Ambrì, abbiamo un problema
Dopo le due sconfitte nel weekend anche Cereda riconosce il difficile momento degli stranieri
Pubblicato il 23.11.2021 08:44
di Cristiano Perli
Adesso l’ha detto apertamente anche Luca Cereda, addirittura anticipando la domanda dei giornalisti.
Sì, gli stranieri dell’Ambrì sono in difficoltà. E ha poi aggiunto che ne usciranno tutti assieme, com’è sempre stato fatto in Valle.
Da una parte fa piacere vedere che anche il nostro coach ammetta, seppur a denti stretti, che la squadra ha un problema con i suoi stranieri. Che riconosciamolo, da tempo non rendono come si sperava. E nemmeno il gol di McMillan questo weekend basta ovviamente a modificare il pensiero.
Spesso Cereda, sollecitato sul tema “stranieri”, si era trincerato dietro un “non sono ancora al top della forma, bisogna avere pazienza”.
Ora no, ha cambiato strategia, forse stanco di dover ribadire lo stesso concetto all’infinito.
Adesso il problema esiste, viene toccato con mano, anche se in fondo non è ancora così grave. La squadra tutto sommato ha una sua identità e anche la classifica resta più che decente.
Cereda si lamenta anche delle continue critiche di media e ambiente, che non lascerebbero tranquilli i giocatori stranieri. A parte che ognuno ha il diritto di esternare il proprio pensiero, se fatto in maniera civile, la scarsa vena degli stranieri è visibile da parecchio tempo e per tanto tempo si è fatto sfoggio di grande pazienza. Su questo credo che siamo tutti d’accordo.
A questo punto non ci sono molte soluzioni, almeno per chi segue e tifa Ambrì: bisogna sperare nel risveglio di questi giocatori, credere nelle scelte di inizio stagione di Cereda e Duca, che su di loro hanno puntato forte.
Ho soltanto un piccolo cruccio che mi gira per la testa, o meglio, che mi fa un po’ paura. Onestamente pensavo che dopo la pausa della nazionale avremmo visto un Ambrì diverso, un po’ più cinico, meno prevedibile, offensivamente più “in palla”.
Invece mi è sembrato lo stesso Ambrì di un mese fa, che sembra aver raggiunto il suo apice e che senza ulteriori “strappi” rischia di scivolare indietro in classifica.
Durante il derby Cereda ha provato a cambiare qualcosa, quando la situazione era già delicata, ma con scarsi effetti. Mi è sembrata un po’ la mossa della disperazione, che ogni tanto può anche riuscire ma che spesso denota un senso di smarrimento. Spero di sbagliarmi.
E poi c’è un’ultima cosa che mi ha fatto riflettere: le parole di Cereda sul non voler pensare troppo in grande. Insomma, l’Ambrì è piccolo e non può uscire dai suoi limiti.
Sarà anche come dice lui, ma personalmente, dopo tanti anni di anonimato, mi piacerebbe poter sognare un po’. E questa squadra, almeno a tratti ci stava riuscendo. Spero soltanto che adesso non si faccia un passo indietro.