La perla del Cris
Un sogno diventato presto un incubo
In vantaggio per 4-0 l'Ambrì si fa rimontare dallo Zugo: una sconfitta che fa male
Pubblicato il 28.11.2021 10:04
di Cristiano Perli
Sembrava tutto troppo bello per essere vero. Non c’è il due senza il tre, e il quattro via da sé.
4-0 con lo Zugo, ma vi rendete conto? Tiravamo in porta e segnavamo.
Sembrava un sogno: bellissimo e avvolgente.
Dopo le sconfitte onorevoli, che ricordavano la nazionale di calcio di secoli fa, era arrivata la serata del riscatto. Stavamo tirando fuori tutta la rabbia repressa degli ultimi giorni.
Anche la faccia di Cereda sembrava confermare quella voglia matta di rivincita, come a dire: adesso ve la faccio vedere io.
Ma come per ogni sogno, la sveglia è suonata piuttosto velocemente.
Lo Zugo non ci stava a perdere, soprattutto in quel modo. Per una squadra del suo lignaggio sarebbe stato un affronto troppo grosso.
E così, come se fossero indemoniati, sono venuti bussare con sempre più insistenza alla nostra porta, finché, senza nemmeno troppa resistenza per dire la verità, gli abbiamo aperto. Anzi, spalancato la porta.
Un paio di passaggi e tiravano in porta: l’impressione è che per loro fosse tutto troppo facile.
E noi? Sfiduciati, incapaci di reagire, con la testa bassa. In confusione totale.
Loro troppo superiori o noi in questo momento con il morale sotto i tacchi? Difficile da dire.
Sicuramente lo Zugo è forte, ma sul 4-0 ci si aspetterebbe una maggior resistenza. Soprattutto in casa e con la spinta di quel meraviglioso pubblico.
Martedì andremo a Zugo, oibò, e bisognerà capire nella testa dei nostri giocatori che pensieri scatteranno. Non sarà facile resettare tutto, lo shock di ieri sera, la paura e lo smarrimento dipinti sul volto dei giocatori.
Novembre finalmente sta per finire: è stato lungo e brutto e ci ha ricacciati laggiù dove speravamo di non dover più tornare.
È adesso che bisogna dimostrare di saper uscire dal tunnel: tutti assieme. Perché una stagione iniziata così, non la si può buttar dalla finestra in questo modo.