Il Lugano non sa più vincere. La squadra di Pelletier ha
raccolto solo una vittoria nelle ultime sei partite. Un bilancio a dir poco disastroso.
Vero che il Davos era stato battuto dai bianconeri ben sette
volte nelle sette partite disputate sotto la gestione Pelletier. Il
coach dirà infatti a fine partita che prima o poi doveva capitare una
vittoria del Davos. Vero. Però il momento è di quelli delicati. Quasi troppo.
È risaputo: senza powerplay nell'hockey non si va da nessuna parte. E al momento la superiorità numerica non funziona: Arcobello, Fazzini, Bodker , Bürgler
Loeffel. Wellinger, non proprio degli sprovveduti, non riescono a incidere. Come mai?
In definitiva è tutto il Lugano che è in difficoltà. A partire proprio da Mark Arcobello che inspiegabilmente si è spento. Solo un momento di poca forma o c'è dell'altro?
Troppo importante il suo contributo per la squadra e urge
che possa ritornare alle prestazioni fornite nei primi mesi del suo arrivo.
Ma
ciò che penalizza maggiormente il Lugano a mio avviso è l’assenza del
difensore-attaccante Tim Heed (capace ultimamente di decidere le partite) e del ticinese Elia Riva. Due pedine fondamentali per questa squadra e soprattutto per questa difesa.
Nulla da dire sulla prestazione dei giovani Ugazzi e Villa
di nuovo inseriti da Pelletier, ragazzi interessanti in prospettiva futura a cui manca ovviamente l'esperienza. Diamogli tempo.
Vero anche che la squadra sta giocando parecchio, in pratica
ogni tre giorni e le assenze in difesa non favoriscono il completo recupero
delle energie.
A questo proposito martedì si giocherà ancora, nella tana dei Lakers e non sarà
assolutamente facile uscire con i tre punti. Ma per scongiurare una possibile
crisi, la squadra dovrà ritrovare la strada del successo. Stesso avversario domenica
prossima alla Corner Arena in quanto venerdì il Berna non potrà ancora giocare
causa Covid. Due partite che ci diranno tanto sul futuro di questo campionato e sui mali o presunti tali di questa squadra.
Serge Pelletier a fine partita sconsolato ha visto comunque delle
situazioni positive: “Non posso chiedere la luna ai giovani schierati ma sono
contento di loro e anche parzialmente della squadra che ha cercato di reagire e
si è impegnata a dovere.”
La classifica dice che il Lugano adesso è settimo, anche se il potenziale sembra essere superiore all’attuale posizione. E il campionato è veramente di difficile lettura. Quasi come la sua classifica.$
(foto Putzu)