CALCIO
Icaro, l'YB, Aliseda e... Haile-Selassie
Il tecnico del Lugano alla vigilia della sfida con l'YB, tra voglia di volare e umiltà. E il mercato...
Pubblicato il 30.11.2021 18:53
di L.S.
Icaro era figlio di Dedalo, che costruì il famoso labirinto di Creta voluto dal Re Minos. Una genialità, almeno nelle intenzioni, che finì però per intrappolare i due, che per scappare costruirono delle ali di cera per volare via. Peccato che Icaro si avvicinò troppo al sole e le sue ali si bruciarono: cadde in mare, dove morì. Non fu mai più trovato.
È una storia raccontata oggi, almeno per la prima parte, dal tecnico del Lugano Mattia Croci-Torti, che ha tirato fuori a sorpresa proprio il nome di Icaro. Cosa voleva dire con questo esempio? Semplicemente che volare è bello, ti fa sentire libero, ma a volte può essere pericoloso. Soprattutto se non ci si rende conto che esiste sempre la possibilità di cadere. E cadere quando si sta in alto può fare molto male.
Il Crus però è un tecnico che a dispetto dell’età, sa che bisogna continuare a fare esercizio di umiltà, altra parola pronunciata oggi in conferenza stampa.
Il Lugano va a Berna, contro i campioni svizzeri in difficoltà e il cui tecnico è già sotto l’occhio dei riflettori.
Soltanto Rueda, una decina di anni fa, fece peggio di Wagner, che a parte un paio di belle partite in Champions League, ha decisamente deluso le attese. Non si sa se questo sia un bene o un male per i bianconeri.
Croci-Torti sta studiando le mosse per anestetizzare lo Young Boys, ha parlato di piano A e B, sa che troverà un YB affamato che non può lasciarsi scappare questi tre punti e che almeno a inizio partita metterà tanta pressione.
Bisognerà interpretare la sfida come si è fatto nelle ultime partite, sfoggiando compattezza e solidarietà, far passare la prevedibile sfuriata bernese e poi giocarsela.
Questa volta i padroni di casa, che sul sintetico continuano ad avere un vantaggio importante, non potranno fare affidamento su quei cambi che spesso hanno fatto le loro fortune. Le tante assenze, anche in una rosa così ampia come quella dei campioni svizzeri, iniziano a pesare.
Possibile che anche stavolta il Lugano possa fare la differenza con la sua panchina? Non è una soluzione da escludere. Vedremo. A questo proposito è lecito ipotizzare un Amoura che non parta titolare ma che sarà pronto a rompere gli equilibri nell’ultima mezz’ora.
Intanto oggi in conferenza stampa si è parlato anche di mercato: Da Silva aveva detto che a Natale si capirà come e quanto rinforzare la squadra, a dipendenza della classifica e degli obiettivi.
Detto dell’attaccante argentino Aliseda, che dopo 15 giorni a Lugano farà ritorno in queste ore a Chicago (su di lui ancora nessuna decisione), il Lugano ha messo gli occhi, come conferma anche Le Matin, sull’esterno d’attacco Haile-Selassie, 22.enne in forza allo Xamax e cresciuto nelle giovanili dello Zurigo. Il giocatore quest’anno ha segnato cinque gol in Challenge League.
Intanto un’ultima curiosità: il tecnico del San Gallo Zeidler, alla NZZ, ha detto oggi che in caso di vittoria bianconera a Berna, la squadra di Croci-Torti diventerebbe la favorita per la vittoria finale.
Sono partiti gli scongiuri.