HOCKEY: IL FALLO DI CADONAU SU NÄTTINEN FA DISCUTERE
Stucki: "Da punire con dieci giornate di squalifica"
Per l'ex giocatore l'intervento di Cadonau su Nättinen è gravissimo
Pubblicato il 18.01.2021 11:02
di Luca Sciarini
Cosa dire del fallo di Cadonau a Nättinen nella sfida di ieri tra Zugo e Ambrì?
Dopo gli interventi con Riva e Trisconi, c’è un altro brutto intervento che fa discutere.
Ne abbiamo ancora parlato con Christian Stucki che nei primi due casi si era espresso un po’ controcorrente: “Nel caso di Riva le 7 giornate a Riat mi erano sembrate eccessive, mentre quello di Tömmernes su Trisconi non era così grave come poteva sembrare”.
Cosa pensa adesso l’ex giocatore di questa carica di Cadonau?
“Prima di tutto vorrei dire che Cadonau lo conosco piuttosto bene, abbiamo giocato contro diverse volte. È arrivato allo Zugo per rimpiazzare Morant e per mettere a disposizione della squadra la sua forza davvero notevole. Sembra di vedere un body builder. Diciamo che sul ghiaccio non era l’avversario più simpatico da affrontare”.
E sulla carica?
“Lo trovo un intervento molto grave, peggio di quello di Riat su Riva. Nättinen si trovava in una posizione non pericolosa e Cadonau aveva visto che vicino al top scorer dell’Ambrì c’era già un suo compagno. Ha preso Nättinen per l’ascella e l’ha sbattuto violentemente contro la balaustra. Un fallo inspiegabile e molto pericoloso. Io sono molto sensibile a questi interventi anche perché ne ho purtroppo risentito nella mia carrier. Al gioco pulito ma duro non mi sono mai tirato indietro ma questi falli non devono più esistere”.
Punito con la penalità di partita, che tipo di squalifica si aspetta?
“Come ho detto, è un intervento ancora più grave rispetto a quello su Riva. Se Riat ha preso sette giornate, Cadonau deve arrivare a dieci giornate. In certe situazioni bisogna reagire a tutela del compagno e come messaggio all'avversario. I compagni hanno visto il loro top scorer caricato in quel modo e sarebbe stato giusto farsi sentire, bisogna proteggere i giocatori più forti che hai in squadra. La NHL insegna. L’unica giustificazione è che non si siano accorti della brutalità del fallo…”.