Cosa dire del
fallo di Cadonau a Nättinen nella sfida di ieri tra Zugo e Ambrì?
Dopo gli
interventi con Riva e Trisconi, c’è un altro brutto intervento che fa discutere.
Ne abbiamo ancora
parlato con Christian Stucki che nei primi due casi si era espresso un po’
controcorrente: “Nel caso di Riva le 7 giornate a Riat mi erano sembrate
eccessive, mentre quello di Tömmernes su Trisconi non era così grave come
poteva sembrare”.
Cosa pensa adesso
l’ex giocatore di questa carica di Cadonau?
“Prima di tutto
vorrei dire che Cadonau lo conosco piuttosto bene, abbiamo giocato contro
diverse volte. È arrivato allo Zugo per rimpiazzare Morant e per mettere a
disposizione della squadra la sua forza davvero notevole. Sembra di vedere un
body builder. Diciamo che sul ghiaccio non era l’avversario più simpatico da
affrontare”.
E sulla carica?
“Lo trovo un
intervento molto grave, peggio di quello di Riat su Riva. Nättinen si trovava
in una posizione non pericolosa e Cadonau aveva visto che vicino al top scorer
dell’Ambrì c’era già un suo compagno. Ha preso Nättinen per l’ascella e l’ha
sbattuto violentemente contro la balaustra. Un fallo inspiegabile e molto
pericoloso. Io sono molto sensibile a questi interventi anche perché ne ho
purtroppo risentito nella mia carrier. Al gioco pulito ma duro non mi sono mai
tirato indietro ma questi falli non devono più esistere”.
Punito con la
penalità di partita, che tipo di squalifica si aspetta?
“Come ho detto, è
un intervento ancora più grave rispetto a quello su Riva. Se Riat ha preso sette
giornate, Cadonau deve arrivare a dieci giornate. In certe situazioni bisogna reagire a tutela del compagno e come messaggio all'avversario. I compagni hanno visto il loro top scorer caricato in quel modo e sarebbe stato giusto
farsi sentire, bisogna proteggere i giocatori più forti che hai in squadra. La
NHL insegna. L’unica giustificazione è che non si siano accorti della brutalità
del fallo…”.