Sta facendo bene, anzi benissimo, facendo ricredere anche gli scettici.

Domenica, con il suo Lugano, ha battuto l’ex Tramezzani: un 2-0 senza storia, dall’alto di un dominio netto.
Mattia Croci-Torti è l’uomo del momento, l’allenatore che ha stupito la Super League.
I complimenti arrivano un po’ da tutti, com’è giusto che sia: anche da Livio Bordoli, che sei anni fa portò il Lugano in Super League dopo tanti anni di cadetteria.
“Mattia è un allenatore che ha talento, uno che studia e vive per il calcio. È anche dotato di fantasia, sa metterci sempre qualcosa di diverso nelle partite. Non è soltanto un motivatore, come forse credeva qualcuno: qui siamo di fronte a qualcuno che si prepara bene e che è capace di cambiare la squadra in qualsiasi momento”.
Lo ha dimostrato anche con il Sion, vero?
“Assolutamente. Ero molto curioso di vedere la partita, per vedere questi due stili di allenatori a confronto. Devo dire che Croci-Torti mi ha convinto di più, al di là del risultato. Non ho timore di dire che secondo me lui è un allenatore migliore rispetto a Tramezzani. L’italiano è senza dubbio un buon tecnico, ma non dispone della fantasia e forse nemmeno dell’umiltà del Crus, che sa cambiare le partite in corsa. Si può tranquillamente dire che ha più talento rispetto a Tramezzani, senza voler mancare di rispetto a nessuno”.
Vedi per lui una grande carriera?
“Diciamo che ci sarebbero tutti i requisiti, ma queste qualità non sono ancora sinonimo di una grande carriera. Nella vita, anche quella in panchina, ci vuole un pizzico di fortuna: senza quella non si fa nulla. Diciamo che è partito con il piede giusto”.