Mia nuora mi ha detto di darle i sei numeri vincenti del
lotto. Martedì avevo scritto un racconto di neve e partita fantasma e
magicamente, toh, mercoledì si è messo a nevicare davvero. La sera stessa
Atalanta – Villarreal è stata rinviata. In questa cosa lei, la nuora, ci ha
visto dei poteri divinatori e penso che abbia ragione.
Il primo numero è il 17, gli anni passati dall’ultima
assenza del Barcellona dagli ottavi di Champions. Ci è voluto Xavi, per
l’impresa, ma aveva già lavorato bene Koeman. Nella Smorfia Napoletana il 17 è
‘A Disgrazzia, per chi avesse qualche dubbio.
Il prossimo numero è il 18, gli anni di Conor Bradley, che
Klopp ha messo in campo negli ultimi minuti di gara contro il Milan. Dalle
immagini sembra saltato fuori da uno di quei collegi poveri dei film:
scheletrico, due alucce a far da scapole, rotule sporgenti, frangetta.
Un’acciughina in un mondo di pescecani, ma se ci crede Klopp non possiamo
dubitare noi. ‘O Sanghe, come la maglia dei Reds.
Il 34 è buono, ‘A Capa. Barella sferra un pugno da seduto a
un tizio in piedi, mancando il bersaglio con una certa dose di comicità e facendosi
cacciare. Questioni di testa. (dobbiamo correre perché sono quasi le quattro).
Allora 1, L’Italia, che non brilla e rischia di avere solo
due squadre agli ottavi, se l’Atalanta non batte il Villareal, pota.
‘O Capitone, 32, abbuffata di Natale alla quale tutti
concorrono, ma qualcuno resta con il tonno in scatola. Versione napoletana del
panettone, cibo d’oltremare.
Per finire, il numero 6, Chella ca guarda ‘n terra, che non
c’entra col calcio e che non traduco, ma che non può mai mancare nella sfida
alla sorte, in certi momenti.
Se non dovessero portare fortuna immediata, ho detto alla
nuora che la causa è la grigia landa, da dove trasmetto in tutto il mondo. Ma
questi numeri saranno buoni anche alla Tombola di Natale del consorzio ovino,
lo so.
Numero complementare, 22, ‘O Pazzo.