Il covid che ha
colpito Lucerna e Servette, che avrebbero dovuto essere le avversarie del
Lugano il 23 e 27 gennaio prossimi, sta stravolgendo un po’ i programmi di
mister Jacobacci e il suo staff.
Forse però, da
ieri sera, si è capito che ci potrebbe essere una soluzione in stile hockey.
Insomma, chi è pronto gioca. O meglio, chi è sano gioca. Iniziamo così a
portare avanti un calendario che verosimilmente conoscerà altri stop.
Lo ha confermato
anche ieri sera a Fuorigioco il presidente Angelo Renzetti.
“In effetti
quella di giocare il 24 gennaio contro il San Gallo potrebbe essere una buona
soluzione. Tutte e due le squadre sono ferme quel weekend (il San Gallo avrebbe
dovuto affrontare il Servette in trasferta, mentre il Lugano sarebbe dovuto
andare a Lucerna, ndr.) e così potremmo portarci avanti con il calendario.
Oltretutto non saremmo obbligati a stare fermi dieci giorni”.
Il Lugano dopo il
pareggio di domenica a Sion, scende in campo domani a Cornaredo contro lo Young
Boys. Impossibile però non tornare per un attimo con la mente alla partita del
Tourbillon e alla direzione di Jacottet, che tanto ha fatto discutere.
“Se ci faremo
sentire in Lega? La mia risposta è sempre la stessa. Meglio non fare nulla. Se
reclami è peggio. In questi anni di Super League ci hanno dato contro un numero
di rigori doppio rispetto a quelli assegnati. Ormai è così, andiamo avanti
sperando che le cose cambino”.
A proposito di
cambi, il Lugano invece è sempre lo stesso. Recupera le partite nei minuti
finali.
“Difficile a
questo punto e con questa rosa proporre qualcosa di veramente diverso. Io
capisco l’allenatore anche se mi piacerebbe vedere la grinta che ci mettiamo
nei minuti finali per cercare il gol, anche nel resto della partita”.
E il famoso piano
B che lei invocava?
“Il piano B deve
servire in certe partite ma capisco che con le caratteristiche dei nostri
difensori non è facile giocare un altro tipo di modulo e di calcio”.
Gli attaccanti faticano sempre a trovare la porta. Come mai?
“Anche qui
dipende dalle caratteristiche delle nostre punte. Bottani gioca a tutto campo e
spesso non è capito quando cerca i suoi fraseggi, Ardaiz deve sbloccarsi, è
ancora un po’ fragile e titubante, mentre Lungoyi deve ridimensionarsi e capire
che ogni tanto si deve anche passare la palla e giocare con gli altri”.
Invece Covilo in
area è sempre determinante, vero?
“È in forma, l’avevo
già visto negli allenamenti. La sua presenza nell’area avversaria è sempre
fonte di preoccupazione per i difensori. È una bella carta che ci possiamo
giocare in diverse occasioni…”.