SPORT
La dura vita del portiere
Ciaccio e Baumann: errori che costano carissimo e fanno discutere
Pubblicato il 12.12.2021 06:00
di L.S.
Il ruolo del portiere è senza dubbio il più delicato. L’errore non è mai ammesso. Se decide una partita diventa a quel punto imperdonabile. È una legge non scritta ma che tutti sanno. A partire proprio dai portieri, che vivono perennemente con questa spada di Damocle sulla testa.
Ne abbiamo avuto due esempi anche questo weekend. Venerdì alla Gottardo Arena, con l’Ambrì in vantaggio, Ciaccio commette una leggerezza che permette al Lugano di pareggiare. Sarà la spinta per la vittoria bianconera.
Le critiche si confondono subito con l’ironia, con lo sfottò, con gli inevitabili titoli che recitano “Pastic…ciaccio”. Il tutto viene ovviamente amplificato dalla sacralità di un derby, in cui l’errore pesa di più, resta impresso a caratteri cubitali nelle menti dei tifosi.  Non si può fare nulla, soltanto tornare sul ghiaccio e rifarsi, prendersi una piccola rivincita. Vincere contro l’Ajoie non sarà la stessa cosa, ma è un brodino per iniziare a dimenticare. 
Ieri sera a San Gallo è toccata la stessa sorte a Baumann. Con il suo Lugano in vantaggio, in una sofferenza controllata, arriva l’errore che permette ai padroni di casa di pareggiare. Avrebbero potuto pareggiare solo così, verrebbe da dire. Con Baumann purtroppo non è la prima volta. Il processo riparte, i 30 punti ottenuti finora dai bianconeri lasceranno spazio al “pasticcio” del portiere. Più difficile fare giochi di parole, ma la sostanza è quella. C’è un altro portiere che avrà passato una notte insonne. È la loro vita. È stata una loro scelta.
(Noam Baumann nella foto Putzu)