CALCIO
"Felice per Lugano e il Crus: lasciate tranquillo Baumann"
Parla Da Costa, ex portiere di Chiasso e Lugano: ora alla Fifa ma non solo...
Pubblicato il 14.12.2021 11:13
di L.S.
Ad agosto ha smesso con il calcio d’élite: lo ha fatto a Sciaffusa, dopo un’ultima stagione in Challenge League. Addirittura agli ordini di Murat Yakin, ora tecnico della nostra nazionale.
David Da Costa (35 anni), che collabora con la Fifa mentre finisce i suoi studi in economia, non ha dimenticato il Ticino. Tra Chiasso e Lugano ha trascorso anni indimenticabili:
“Il Ticino, con quel clima e i tanti amici che ho lasciato, mancano sia a me che alla mia famiglia. Non dimenticherò mai quello che ho vissuto da voi: tra l’altro lì è nata anche mia figlia”.
Ragazzo arguto e intelligente, aperto al mondo, David non ha ancora deciso cosa vuol fare della sua vita dopo il calcio.
“Per il momento ho colto l’occasione di lavorare con la Fifa perché mi dà la possibilità di girare un po’ il mondo come istruttore dei portieri. È davvero una grande esperienza che mi sta arricchendo a livello umano. Sono stato recentemente in Messico e in Mauritania ed è stato veramente importante per la mia crescita. Nel contempo sto finendo la scuola superiore per diventare economista. Cosa farò dopo ancora non lo so: avendo tre figli bisogna valutare bene ogni decisione”.
Il calcio, a dire la verità, non lo ha ancora abbandonato completamente.
“Quando posso gioco ancora in Prima Classic con il Thalwil, squadra che è nel girone di Paradiso e Team Ticino. È sempre bello ritrovare l’ambiente dello spogliatoio e l’adrenalina della partita. Anche se a casa, con tre bambini, di adrenalina ce n’è già abbastanza…”.
Nel suo palmarès c’è anche una Coppa svizzera vinta con lo Zurigo:
“Per me è stata una vittoria incredibile. Sono nato e cresciuto a 300 metri dal Letzigrund e il sogno è sempre stato quello di giocare per lo Zurigo e vincere qualcosa con quella maglia. Esserci riuscito mi riempie di gioia. Ricordo ancora la presenza di mia moglie e dei miei tantissimi amici allo stadio”.
Segue ancora le vicende di Chiasso e Lugano ed è felice per la votazione per lo stadio:
“È qualcosa che Lugano meritava: direi che è una infrastruttura importante per tutto il cantone. Lugano è una città polisportiva, che vive e respira sport tutti i giorni: è bello sapere che presto avrà degli impianti nuovi e moderni”.
Della squadra sa ovviamente tutto:
“Ho visto qualche partita e soprattutto sono contento che con la nuova società il Lugano potrà diventare un club ambizioso. È gente che conosce bene il nostro calcio e ha voglia di investire. Direi che per Lugano è una soluzione ideale”.
E di Croci-Torti cosa pensi?
“La mia prima esperienza in Ticino l’ho vissuta proprio con lui a Chiasso. È un ragazzo eccezionale, un professionista serio, che lavora sempre per migliorare la squadra. Non sono sorpreso dei risultati che sta ottenendo: sa trasmettere ai giocatori le sue conoscenze”.
Intanto il “tuo” Zurigo capeggia la classifica:
“Non bisogna mollare, questo potrebbe essere anche essere l’anno buono. Certo, Young Boys, Basilea e Lugano sono squadre molto forti, ma adesso gira tutto per il verso giusto. Hanno fatto un bel mercato e l’acquisto di Guerrero dal Lugano è stato importante. Ricordo ancora i due gol di Pollero nel derby contro il Grasshopper…”.
A proposito di portieri, si torna inevitabilmente sul gol subito da Baumann a San Gallo:
“Sono tutti arrabbiati con lui ma io direi che è meglio lasciarlo tranquillo. È troppo facile puntare il dito contro il portiere, che sarà triste per conto suo. Il portiere deve prendere delle decisioni in pochissime frazioni di secondo e in quest’occasione c’è stata anche una componente di sfortuna. Ciò che mi interessa di più è la reazione che ha avuto qualche minuto dopo con quella bella parata su Duah. Ha dimostrato di avere carattere”.
Il Lugano ha tre portieri apparentemente sullo stesso livello: è una buona cosa?
“Direi di sì. Croci-Torti ha una ampia scelta e visti gli infortuni che gli sono capitati, è stato importante avere queste opzioni. Basta guardare l’YB che problemi ha avuto con l’infortunio di Von Ballmoos. Avere tre ragazzi così in gamba alza il livello anche in allenamento”.
Parola di portiere, istruttore e uomo Fifa. E chissà ancora cosa in futuro.
In bocca al lupo David.
(foto Maffi)