Ieri sera a Fuorigioco
si è parlato tanto di arbitri e rigori. Dati e non dati.
E si è parlato
anche della possibile doppia ammonizione non data a Daprelà, che già ammonito,
ha commesso il fallo da rigore che ha permesso il Sion di portarsi in vantaggio. Un secondo giallo avrebbe portato al rosso.
Perché a Daprelà
non è stato dato il giallo, mentre a Lavanchy fu dato il giallo a Vaduz per un
fallo (tra l’altro molto dubbio) da rigore?
Ci chiarisce l’arcano
Francesco Bianchi.
“Il fallo di
Daprela è un fallo imprudente, senza riguardo per l’avversario, senza
precauzione, quindi non va punito con il giallo. Inoltre in area la sanzione
disciplinare è stata declassata. Qui non c’è un’azione promettente, quindi
niente giallo. Se c’è il tentativo genuino di giocare la palla, si scende di un
livello disciplinare”.
E nel caso di
Lavanchy invece?
“In quel caso l’arbitro
ha avuto una percezione esagerata, direi errata del contatto e ha dato una sanzione
non proporzionata all’effettiva natura del contatto”.