Calcio
"Lugano, hai preso un giocatore completo"
Il tecnico del Neuchâtel Xamax Andrea Binotto analizza ai raggi X il prossimo bianconero Maren Haile-Selassie
Pubblicato il 15.12.2021 16:17
di Carlo Scolozzi
Andrea Binotto, oltre a essere il fratello del più conosciuto Mattia ossia il direttore sportivo della Ferrari, è anche l'allenatore di un Neuchâtel Xamax che annovera tra le sue fila un diamante grezzo come Maren Haile-Selassie. Da gennaio quest'ultimo sarà un giocatore del Lugano, quindi una telefonata al Mister neocastellano non poteva mancare.
Allora, quali sono le caratteristiche dello svizzero etiope?
"Direi che è un giocatore completo. Tecnicamente è bravo, col pallone tra i piedi ci sa fare ed è preciso. L'ho potuto constatare soprattutto sul sintetico. Ha facilità di dribbling. Dopodiché è un elemento che sa proiettarsi in avanti, andare nell'uno contro uno ed è veloce. Sa anche difendere, se utilizzato sulla fascia in un 3-5-2. Proprio contro il Lugano, nei sedicesimi di Coppa Svizzera, lo schierai in quel ruolo e riuscì a tenere a bada Lavanchy quasi per tutta la partita, tranne che al 90', in occasione del gol partita dei bianconeri. Preferisce comunque giostrare da esterno offensivo, nonostante possa ricoprire vari ruoli, tatticamente parlando. Tira pure in porta".
Ma qual è esattamente il suo ruolo?
"In un 4-3-3 o in 4-2-3-1, Maren è un'ala che sa coprire. Però, meno lavoro difensivo gli assegni più sarà in grado di pungere. Sa anche giocare in profondità, sulla corsa, ma è più temibile palla al piede. Può tornare a centrocampo, inserirsi, dialogare con gli attaccanti e giocare di rimessa".
È pronto per la Super League?
"So che ha già militato in quel campionato, proprio con la maglia del Neuchâtel Xamax. All'epoca faceva cose discrete anche nel massimo campionato, ma mancava di continuità. Bisogna comunque considerare che era l'anno della retrocessione e quindi i neocastellani avevano un gioco quasi prettamente difensivo. Maren può essere davvero bravo in una squadra di Super League che avrà la palla e controllerà la manovra. Se ho capito bene, da quel che vedo, Croci-Torti sta passando alla difesa a 4 e ciò sarebbe l'ideale, perché il nuovo acquisto potrà pensare ad attaccare".
Quali consigli gli darebbe?
"Gli suggerirei di continuare a fare quello che sa, essendo però conscio che troverà un contesto più insidioso. Ma le sue qualità verranno ugualmente fuori, a patto che lui non si snaturerà. Ci saranno in ogni caso delle partite in cui saprà esprimersi e che gli daranno fiducia".
Da Haile-Selassie a Djuric. È alla sua ultima stagione?
"Non abbiamo ancora parlato del progetto per il prossimo campionato, ma quando sono arrivato sapevo che lui, Nuzzolo e Walther sarebbero andati in scadenza al termine di questa stagione. Igor ha avuto qualche problemino fisico a inizio torneo, ma da un mese e mezzo abbondante si allena e gioca con continuità". 
In classifica siete in una posizione interlocutoria.
"Vincendo venerdì ad Aarau potremmo chiudere il 2021 al quarto posto, diversamente finiremmo magari noni. Ma oggi solo Vaduz e Winterthur hanno qualche punto in più, per il resto siamo tutti lì nel gruppone di metà classifica. Gli obiettivi? La scorsa stagione ci siamo salvati solo all'ultimo, a spese del Chiasso. Questa volta vogliamo vivere una stagione serena e per ora siamo in linea coi programmi. Sul Kriens ultimo vantiamo infatti 18 punti di vantaggio. Nel calcio bisogna sempre stare attenti, ma un divario simile nello scorso torneo ce lo sognavamo".
Per chiudere, con suo fratello parla della Ferrari?
"Sinceramente no. Quando ci incontriamo, ci piace discutere di altro, tipo i nostri figli o i nostri genitori. Può scapparci la domandina sulla Formula Uno, ma cerchiamo di staccare entrambi".