CALCIO
"Ora sento la fiducia: sarei felice di poter restare"
Mickael Facchinetti, assente con l'YB per infortunio, ci parla del Lugano e del suo futuro
Pubblicato il 18.12.2021 10:15
di L.S.
Un piccolo crac e il ginocchio che si blocca. Capisce subito che è successo qualcosa di serio e che la sua partita finisce lì. E anche il suo 2021.
È successo una settimana fa a San Gallo: alla mezz’ora di gioco Mickael Facchinetti deve abbandonare il campo.
C’è comprensibile preoccupazione, si teme un infortunio serio, che lo costringa a lungo lontano dalle competizioni.
E invece, per fortuna, non è così. Gli esami rilevano un problema al menisco del ginocchio destro.
Non ci sono coinvolgimenti dei legamenti o della cartilagine.
Già operato in artroscopia dal dottor Regusci all’Ars Medica, Mikael sarà pronto per ricominciare nel 2022.
“Nella sfortuna è ancora andata bene. Dovrei rientrare il 3 o al massimo il 10 gennaio. Mi spiace perché ci tenevo tantissimo a disputare l’ultima partita di campionato contro lo Young Boys. Guarderò dalla tribuna e tiferò i miei compagni”.
Una partita molto attesa per chiudere al meglio la stagione.
“Noi vogliamo prenderci una rivincita dopo l’ultima sconfitta in campionato mentre loro vorranno vendicare l’eliminazione in Coppa svizzera. Credo che sarà una gran bella partita, la squadra è carica e sono certo che nessuno avvertirà la stanchezza”.
Su quella fascia sinistra mancherà però un certo Facchinetti, che in questa stagione è stato sempre un titolare fisso.
“Sono contento per questa prima parte di stagione, stavo giocando piuttosto bene. Devo ringraziare la squadra che senza dubbio mi ha aiutato e soprattutto il mister che mi sta dando fiducia. A dire la verità anche Braga aveva puntato su di me e quando senti questa stima nei tuoi confronti è più facile scendere in campo”.
E pensare che lo scorso anno la società voleva mandarla in Danimarca…
“È vero, ma ho rifiutato l’offerta. Volevo restare qui, dimostrare il mio valore nel campionato svizzero. Ero convinto di potermi ancora far valere. In estate ho lavorato molto bene con un preparatore fisico di Neuchâtel con cui collaboro ormai da qualche anno e mi sono fatto trovare pronto subito a inizio stagione”.
Anche la sua duttilità tattica è senza dubbio un atout che piace agli allenatori.
“A 30 anni non mi faccio troppi problemi se devo giocare in una difesa a 5 o a 4. Se l’allenatore mi dà la possibilità, entro e dò il massimo. Personalmente sono contento di far parte di una squadra che ha più soluzioni tattiche: credo sia una risorsa importante”.
Eppure c’è chi si lamenta del fatto che la difesa giochi troppo bassa: insomma, si vorrebbe un calcio più offensivo.
“Nel pacchetto arretrato abbiamo giocatori molto esperti, forse non velocissimi ma dotati di grande intelligenza calcistica. In fondo se siamo la seconda miglior difesa del campionato, qualcosa vorrà pur dire. Poi è chiaro che in futuro si potrà pensare anche di modificare un po’ il modo di giocare, ma ci vuole tempo, tanti allenamenti e giocatori con determinate caratteristiche”.
Intanto con questo modo di giocare siete terzi. Mica male no?
“Siamo felici di quello che stiamo facendo ma non guardiamo troppo avanti. Siamo ben messi sia in campionato che in Coppa e perciò prendiamo ogni partita con l’intenzione di vincerla. All’inizio dicevano tutti che avremmo lontano unicamente per la salvezza ma noi sapevamo che potevamo fare qualcosa di più. Lo stiamo dimostrando sul campo”.
La società però ambiziosa e in futuro ha fatto capire di voler vincere.
“La trovo una cosa estremamente importante che la società abbia queste ambizioni. Il nuovo gruppo ha portato stabilità e anche l’ambiente, soprattutto al di fuori della squadra, mi sembra più tranquillo. Credo che per impostare un discorso del genere però non bastino sei mesi”.
E per firmare il rinnovo del contratto che scade a giugno quanto tempo ci vuole invece?
“Abbiamo già avviato le trattative e spero che si possa trovare presto un accordo. Sarei molto contento di restare a Lugano, che rimane la mia priorità. Qui mi sono trovato sempre molto bene e un gruppo così affiatato non l’ho mai conosciuto in tutti i miei anni di carriera. Spero di poter continuare ancora a lungo”.
(Foto Putzu)