Peccato finire così, con una batosta in chiara controtendenza
con ciò che il Lugano aveva fatto in questo 2021.
Una sconfitta, ancorché brutta, non cancella ovviamente quanto di buono fatto finora ma lascia comunque un retrogusto amaro prima delle vacanze natalizie.
Sulla forza dello Young Boys non c’è ovviamente nulla da eccepire ma la sconfitta lascia un piccolo rammarico per ciò che si era visto nei primi venti minuti, prima del secondo gol dei bernesi.
Il Lugano sembrava infatti avere in mano la partita e in almeno in un paio di occasioni era andato vicino al gol.
Ma lo Young Boys ha fatto valere la sua forza fisica, con un incontenibile Siebatcheu che ha letteralmente sovrastato, soprattutto nel gioco aereo, la solitamente solida difesa luganese.
Croci-Torti ha puntato su una difesa a quattro, che però è sembrata ancora in chiara difficoltà nella copertura degli spazi.
Emblematico il primo gol, nato da una palla lunga apparentemente innocua, mentre sul secondo bisognerebbe capire il perché della posizione così difensiva di Lavanchy, che ha provato inutilmente a reggere l’urto contro Siebatcheu, alla fine autore di un poker spettacolare.
Chi sperava in una reazione nella ripresa è andato deluso: il fallo di Sabbatini, che ha ripetuto quello di un paio di settimane fa a Berna, ha tagliato le gambe definitivamente ai bianconeri.
Il capitano ha cinturato in maniera vistosa Elia e l’arbitro Cibelli, richiamato dal VAR, non ha potuto fare altro che fischiare il rigore.
Un’abitudine, quella di Sabbatini, che sarà meglio cambiare nel 2022. Con la tecnologia questi falli, ancorché non così energici, vengono sistematicamente rilevati. E possono costare caro.
Il quarto gol di Siebatcheu (sì, ancora di testa), è frutto di una papera clamorosa di Saipi. L’avesse commessa Baumann apriti cielo.
Purtroppo nemmeno il giovane portiere dell’Under 21 sembra per il momento fornire le necessarie garanzie per una squadra che vuole puntare alle zone alte della classifica. Almeno per ora.
Non tutti i mali vengono comunque per nuocere. Una sconfitta del genere dilaterà sicuramente l’analisi relativa ai necessari rinforzi di cui ha bisogno la squadra.
Vedendo un Siebatcheu così, ecco che forse una riflessione sull’attaccante dovrà essere fatta.
Per il resto, come è stato detto, rinforzare ma non rivoluzionare. Perché questa squadra, giusto non dimenticarlo, ha pur sempre ottenuto 30 punti. Mica pochi.
Una sconfitta, ancorché brutta, non cancella ovviamente quanto di buono fatto finora ma lascia comunque un retrogusto amaro prima delle vacanze natalizie.
Sulla forza dello Young Boys non c’è ovviamente nulla da eccepire ma la sconfitta lascia un piccolo rammarico per ciò che si era visto nei primi venti minuti, prima del secondo gol dei bernesi.
Il Lugano sembrava infatti avere in mano la partita e in almeno in un paio di occasioni era andato vicino al gol.
Ma lo Young Boys ha fatto valere la sua forza fisica, con un incontenibile Siebatcheu che ha letteralmente sovrastato, soprattutto nel gioco aereo, la solitamente solida difesa luganese.
Croci-Torti ha puntato su una difesa a quattro, che però è sembrata ancora in chiara difficoltà nella copertura degli spazi.
Emblematico il primo gol, nato da una palla lunga apparentemente innocua, mentre sul secondo bisognerebbe capire il perché della posizione così difensiva di Lavanchy, che ha provato inutilmente a reggere l’urto contro Siebatcheu, alla fine autore di un poker spettacolare.
Chi sperava in una reazione nella ripresa è andato deluso: il fallo di Sabbatini, che ha ripetuto quello di un paio di settimane fa a Berna, ha tagliato le gambe definitivamente ai bianconeri.
Il capitano ha cinturato in maniera vistosa Elia e l’arbitro Cibelli, richiamato dal VAR, non ha potuto fare altro che fischiare il rigore.
Un’abitudine, quella di Sabbatini, che sarà meglio cambiare nel 2022. Con la tecnologia questi falli, ancorché non così energici, vengono sistematicamente rilevati. E possono costare caro.
Il quarto gol di Siebatcheu (sì, ancora di testa), è frutto di una papera clamorosa di Saipi. L’avesse commessa Baumann apriti cielo.
Purtroppo nemmeno il giovane portiere dell’Under 21 sembra per il momento fornire le necessarie garanzie per una squadra che vuole puntare alle zone alte della classifica. Almeno per ora.
Non tutti i mali vengono comunque per nuocere. Una sconfitta del genere dilaterà sicuramente l’analisi relativa ai necessari rinforzi di cui ha bisogno la squadra.
Vedendo un Siebatcheu così, ecco che forse una riflessione sull’attaccante dovrà essere fatta.
Per il resto, come è stato detto, rinforzare ma non rivoluzionare. Perché questa squadra, giusto non dimenticarlo, ha pur sempre ottenuto 30 punti. Mica pochi.
(Nella foto Zocchetti i tifosi dell'YB sistemati in tribuna)