Calcio
"Il calcio ha bisogno dei procuratori"
L'agente Gianluca Di Domenico interviene sulla battaglia che la Fifa sta portando avanti
Pubblicato il 20.12.2021 11:40
di Carlo Scolozzi
Ma i procuratori sono il male del calcio? Osservando da lontano la battaglia che la Fifa sta portando avanti contro gli agenti verrebbe da rispondere affermativamente. Ma la realtà è un'altra e ce la spiega il cordiale e competente Gianluca Di Domenico, toccato direttamente dalla vicenda.
Ma davvero voi procuratori avete così tanto potere?
"Queste sono favole, non siamo così importanti come vorrebbe far credere la Fifa, che ha creato ingiustamente questa polemica riguardante solo alcuni di noi, quelli che intascano commissioni esorbitanti. Gli altri non hanno nessun potere e sono anzi dei partner delle società. Non tutte dispongono di un settore scouting e noi diamo il nostro contributo in tal senso. Cooperiamo con le squadre, insomma".
Cosa rappresentate per un calciatore?
"Siamo la sua seconda famiglia, risolviamo tutti i suoi problemi, lo seguiamo attentamente e, assieme al club, cerchiamo di farlo rendere al meglio. Il calcio ha bisogno dei procuratori. Quando il giocatore ha un problema non va dal presidente, ma si rivolge a noi, inoltre contribuiamo ai fatturati delle società, magari per quanto riguarda gli elementi in uscita da piazzare o facciamo da intermediari su quelli in entrata".
Il mercato lo fate quindi voi e non più i direttori sportivi?
"Questa è una fantasia. Chi lo dice lo fa solo per danneggiare il mondo del calcio. Il mercato lo fanno e lo faranno sempre le società e i direttori sportivi. A noi chiedono un'opinione, solo un parere. Penso che anche Cassis si rivolga ai suoi consiglieri e non per questo abbia meno potere".
La battaglia della Fifa non cozza contro i principi dell'Unione Europea?
"Assolutamente. Infatti non rispetta le leggi sull'economia privata, è una violazione in tal senso. Noi della Swiss Football Agent Association la pensiamo così, compreso il nostro presidente Christoph Graf col quale ho parlato di recente. Quello che stanno facendo non è giusto, ma non avranno chance di successo. Ripeto che solo alcuni manager al mondo intascano delle super provvigioni".
Mino Raiola, il guru della vostra categoria, ha tirato in ballo la Corea del Nord.
"Beh, quando qualcuno cerca di toglierti la libertà economica ti fa venire in mente alcuni paesi particolari. La Fifa dovrebbe lavorare con i procuratori e non farseli nemici".
Chiusura con Lugano-Young Boys, alla quale lei ha assistito ieri.
"Premessa, i 30 punti che la squadra di Croci-Torti ha incamerato non glieli toglie nessuno. Il suo girone d'andata è stato fantastico. Inoltre, se i bianconeri avessero sfruttato le prime occasioni sarebbe stata un'altra partita. Eppoi, sulle tre sfide fra Lugano e Young Boys, i bianconeri hanno vinto la più importante ossia quella valida per gli ottavi di Coppa Svizzera. Comunque i bernesi sono più forti e completi come organico e nelle due gare di Super League vantano un 8-1".
Il suo Lauper ha contribuito al successo.
"Ha dimostrato di poter giostrare a centrocampo senza problemi. L'altro mio assistito Fassnacht è invece ancora out per infortunio, come il bianconero Muci".
(nella foto Christian Fassnacht, Gianluca Di Domenico e Sandro Lauper)