Calcio
Lo Zurigo può arrivare in fondo
Punto sul campionato alla fine del girone d'andata
Pubblicato il 20.12.2021 11:39
di Silvano Pulga
Chiusura del girone d'andata, quindi, che ha visto lo Zurigo letteralmente volare. Nonostante la buona partenza, eravamo convinto che le 7 reti incassate nei 2 scontri diretti di settembre in trasferta avessero bruscamente ridimensionato l'undici guidato da Breitenreiter. Invece, il tecnico germanico ha saputo rimotivare i suoi, superando anche l'ostacolo psicologico della clamorosa eliminazione in Coppa, per mano dell'Yverdon. In campionato i suoi, dopo la sconfitta a Basilea, non hanno più perso, vincendo invece lo scontro diretto con lo Young Boys, e pareggiando quello (sempre casalingo) con i renani, seppure in pieno recupero. Certo: come fatto notare da Croci Torti ieri, alla ripresa i tigurini potrebbero pagare il peso di un pronostico che li vede improvvisamente tra i favoriti. Tuttavia, la sensazione è che la squadra abbia raggiunto una sua maturità e consapevolezza. L'ambiente, anche se non più abituato a queste temperature, è tradizionalmente molto solido. Le incognite sono ovviamente tantissime; tuttavia, questa è una squadra che potrebbe arrivare in fondo, se riuscirà a mantenere la regolarità di queste ultime dieci giornate. Fosse a pari punti con le altre due favorite, probabilmente no: ma, al giro di boa, i biancoblù vantano 7 lunghezze sul Basilea e 8 sullo Young Boys, che non sono pochi. Anche il Basilea (ieri al quarto pareggio consecutivo) aveva probabilmente bisogno di una sosta, dopo un autunno intensissimo, che ha visto i renani impegnati sul fronte europeo, oltre che su quello nazionale. I rossoblù sono partiti benissimo, grazie soprattutto a un Cabral (in testa alla classifica con 14 centri) davvero devastante, e a una retroguardia piuttosto attenta (19 i gol subiti, la migliore del torneo sinora). Ha fatto però loro difetto, in quest'ultima fase, la regolarità: una sola vittoria nelle ultime 6 gare (che invece i rivali dello Zurigo hanno vinto), con una sconfitta inattesa in casa con il San Gallo e, soprattutto, 4 pareggi consecutivi, che li collocano così a 7 punti dai rivali di sempre. Il Basilea, tra l'altro, è l'unica squadra elvetica rimasta in Europa, e potrebbe fare bene in Conference League. Se da una parte questa prospettiva è allettante, anceh in ottica ranking UEFA, dall'altra toglierà loro probabilmente energie per il campionato: insomma, vedremo cosa succederà, e se il giovane Esposito, dopo le polemiche delle ultime settimane (ieri l'interista ha rimediato anche un cartellino rosso per un fallo di reazione) rimarrà in riva al Reno. Andando per rigoroso ordine di classifica, lo Young Boys, visto ieri e mercoledì sera, ha dato la sensazione che, una volta recuperati tutti gli indisponibili, e libero da ogni altro impegno (i bernesi sono fuori dall'Europa e dalla Coppa svizzera), sarà ancora la squadra da battere per la conquista del titolo. Certo, come scrivevamo sopra, sono indietro 8 punti: servirà quindi una marcia regolarissima, simile a quella degli anni passati, e un calo di quelli davanti. Tuttavia, la sensazione è che la squadra sia convinta di potersi ancora giocare parecchie carte, da qui al mese di maggio.
Infine, il Lugano. Ieri, a fine partita, il pubblico di Cornaredo (3.500 presenti, con qualche centinaio di tifosi bernesi: il divieto di accesso alla curva degli ospiti non impedisce, infatti, a chi sostiene la squadra in trasferta, di comprare biglietti di altri settori, con tutto ciò che ne consegue e dando, tra l'altro, la sensazione dell'inutilità della disposizione), nonostante la pesante sconfitta, ha comunque applaudito la squadra bianconera. Un giusto tributo per una cavalcata che non ha uguali, da quando il club ticinese è tornato in Super League: 30 punti, differenza reti positiva, che significano quarto posto in classifica, a ridosso delle grandi. Numeri di spessore, che non possono passare in secondo piano in una giornata difficile.Lo ha già scritto ieri il direttore, commentando la partita: come giustamente fatto notare da Croci Torti a fine partita, gli avversari sono stati più bravi, e non solo per le cinque reti segnate (probabilmente un passivo ingeneroso nei confronti del Lugano, soprattutto per quanto fatto vedere prima del terzo gol dei gialloneri). La realtà è che il tanto bistrattato (dalla stampa d'oltre Gottardo) Wagner, questa volta, ha invece preparato perfettamente la partita, colpendo i sottocenerini nel loro punto debole: il gioco aereo. Croci Torti l'ha fatto presente in conferenza stampa, a fine partita: i ticinesi hanno un solo giocatore oltre l'1,90, in rosa, e i bernesi hanno utilizzato questo espediente sia per superare il centrocampo avversario, molto tecnico, sia per creare difficoltà alla retroguardia la quale, infatti, ha subito il colpo. Mettiamoci anche la straordinaria concretezza dei bernesi (3 gol con 4 conclusioni nello specchio della porta nella prima frazione), in controtendenza con quanto visto mercoledì sera nella sfida casalinga contro il Basilea, ed ecco che il piatto è servito.Da tempo si parla di rinforzi: la società ha parlato di almeno sei giocatori in arrivo. Se da una parte non bisognerà entrare con troppa foga in un gruppo che, sinora, ha fatto le fortune della squadra bianconera grazie a una grande coesione e solidarietà tra i suoi appartenenti, è anche vero che il Lugano, per fare il salto di qualità, ha bisogno di qualche puntello. Dati per sicuri partenti Lungoyi e Monzialo (ieri neppure convocati), bisognerà risolvere definitivamente le gerarchie in porta (deludente ieri la prova di Saipi, ma merita, a nostro parere, la possibilità di crescere), rinforzare la difesa (servono centimetri, come evidenziato ieri) e centrocampo. Anche davanti, come già fatto notare ieri dal Direttore, la prestazione di Siebatcheu ha fatto emergere che la punta da doppia cifra, in Ticino, non c'è. Potrà esserlo Aliseda? Ce lo dirà la primavera: per ora, arrivederci al 3 gennaio, giorno del raduno bianconero.  
(Nella foto Antonio Marchesano dello Zurigo)