Sono 14, forse 15
o 17 i giocatori dell’Ambrì Piotti toccati dal covid. Ci sono ancora dei
tamponi che attendono la definitiva verifica.
Fino al 2022 i biancoblù non giocheranno più e ovviamente anche la partecipazione alla tanto attesa Coppa Spengler è saltata.
Adesso bisognerà rispettare una quarantena di dieci giorni, qualche giorno di allenamento e poi finalmente si potrà tornare sul ghiaccio. Sempre che questa maledetta pandemia non blocchi ancora tutto, com’era già successo negli ultimi due anni.
A Fuorigioco il medico dell’Ambrì Franco Quadri ha fatto il punto della situazione.
“Abbiamo fatto poche ore fa una riunione via internet con lo staff e naturalmente abbiamo notato che l’ambiente è molto abbacchiato. Ci tenevano tutti a tornare sul ghiaccio e giocare la Spengler. Purtroppo non sarà possibile”.
Come stanno i ragazzi?
“Essendo tutti vaccinati direi che stanno piuttosto bene. Certo, qualcuno ha dei piccoli sintomi, come un po’ di febbre o forti raffreddamenti, ma non ci sono casi gravi. Purtroppo questo virus, che stiamo conoscendo con il tempo, ha una capacità di adattamento e di creare nuovi varianti che non ti permette mai di abbassare la guardia”.
Per evitare che la situazioni peggiori, cosa potrà fare la Lega?
“La Lega aveva spinto tanto per le vaccinazioni e adesso, alla luce della nuova variante, bisognerà forse rivedere qualche protocollo. Ne sapremo forse di più nei prossimi giorni”.
Dottore, una curiosità: come vengono curati i giocatori in questa fase?
“Li curiamo esattamente come qualsiasi altra persona, con antifiamattori e antiffettivi, oltre a raccomandare una buona idratazione”.
E per il rientro in pista che precauzioni ci vogliono?
“Ci sarà, coma da prassi, un rientro graduale. Si segue il protocollo del gruppo medico della federazione, un po’ com’è il caso per i giocatori che ritornano a giocare dopo una commozione cerebrale”.
Fino al 2022 i biancoblù non giocheranno più e ovviamente anche la partecipazione alla tanto attesa Coppa Spengler è saltata.
Adesso bisognerà rispettare una quarantena di dieci giorni, qualche giorno di allenamento e poi finalmente si potrà tornare sul ghiaccio. Sempre che questa maledetta pandemia non blocchi ancora tutto, com’era già successo negli ultimi due anni.
A Fuorigioco il medico dell’Ambrì Franco Quadri ha fatto il punto della situazione.
“Abbiamo fatto poche ore fa una riunione via internet con lo staff e naturalmente abbiamo notato che l’ambiente è molto abbacchiato. Ci tenevano tutti a tornare sul ghiaccio e giocare la Spengler. Purtroppo non sarà possibile”.
Come stanno i ragazzi?
“Essendo tutti vaccinati direi che stanno piuttosto bene. Certo, qualcuno ha dei piccoli sintomi, come un po’ di febbre o forti raffreddamenti, ma non ci sono casi gravi. Purtroppo questo virus, che stiamo conoscendo con il tempo, ha una capacità di adattamento e di creare nuovi varianti che non ti permette mai di abbassare la guardia”.
Per evitare che la situazioni peggiori, cosa potrà fare la Lega?
“La Lega aveva spinto tanto per le vaccinazioni e adesso, alla luce della nuova variante, bisognerà forse rivedere qualche protocollo. Ne sapremo forse di più nei prossimi giorni”.
Dottore, una curiosità: come vengono curati i giocatori in questa fase?
“Li curiamo esattamente come qualsiasi altra persona, con antifiamattori e antiffettivi, oltre a raccomandare una buona idratazione”.
E per il rientro in pista che precauzioni ci vogliono?
“Ci sarà, coma da prassi, un rientro graduale. Si segue il protocollo del gruppo medico della federazione, un po’ com’è il caso per i giocatori che ritornano a giocare dopo una commozione cerebrale”.
(Foto Putzu)