HOCKEY: RADIOGRAFIA DELLE DUE TICINESI
Roberto Mazzetti: "Impressionato dal Lugano. A Berna invece..."
"Peccato per l'Ambrì, vicino all'exploit. Mercoledì grande derby"
Pubblicato il 19.12.2020 09:02
di LS
Il Lugano vince a Bienne ai supplementari, l’Ambrì perde beffardamente, con le stesse modalità, in casa contro lo Zugo.
Roberto Mazzetti, già allenatore e grande esperto di hockey, torna sul venerdì dell’hockey ticinese e ci analizza anche il momento delle nostre due squadre e non solo.
Roberto, partiamo dal Lugano.
“Sono sorpreso dalla bella prestazione di ieri sera. Dopo una quarantena e soprattutto il covid non era scontato che reagissero così. Sono riusciti a mantenere un ritmo molto alto”.
Altra buona partita di Schlegel.
“Si sta rivelando un grande acquisto. Non parlerei di titolari però in questo momento in quanto con tutte queste partite è giusto, appena si potrà, tornare a ruotare un po’ i portieri”.
Non convince ancora Boedker. Come mai?
“Per ora è sotto le aspettative, non è lo scorer che ci si aspettava. Anche Heed, che ieri sera ha comunque risolto la partita, non ha ancora raggiunto quella costanza di rendimento. Impossibile fare paragoni con Nummelin ovviamente…”.
Che campionato può fare questo Lugano?
“Senza grosse pressioni può arrivare lontano, anche se lo Zurigo mi sembra ancora uno scalino sopra tutte le altre. Delude invece tantissimo il Berna”.
Come mai?
“Hanno fatto delle scelte sbagliate, dallo staff tecnico fino alla direttrice sportiva. In panchina avrebbero dovuto seguire le orme dello Zurigo, che in questi anni ha sempre avuto dei coach di grande nome. Mentre la Schelling, che è stata un’ottima giocatrice, non credo sia ancora pronta per svolgere questo ruolo. Questo è un mondo prettamente maschile e non è facile accettare una donna in quel ruolo. Non sono assolutamente maschilista ma se in Canada non ci sono ancora donne in questa posizione ci sarà un motivo…”.
L’Ambrì ieri sera è invece andato vicino all’exploit contro lo Zugo.
“Spiace veramente, perché prendere un gol a pochi secondi dalla fine fa male. Questo è l’Ambrì, prendere o lasciare. D’altronde Cereda ha sempre detto “Sappiamo chi siamo” e credo si riferisca proprio a questo. Con le qualità e i limiti di questa squadra. Oltretutto ieri sera mancavano pedine dome Nättinen, Fora, D’Agostini, Bianchi e Conz. Credo abbiano fatto già tutto il possibile gli altri giocatori”.
Mercoledì il derby.
“Sarà sicuramente una bella partita, le due squadre stanno bene anche se credo che per motivi fisici forse l’Ambrì possa partire con un leggero vantaggio. Il covid potrebbe incidere un po’ sulle gambe e sul fiato dei bianconeri”.
Giusto continuare a portare avanti questo campionato tra mille difficoltà?
“Direi proprio di sì. Per la gente, poter vedere almeno le partite alla televisione, è senza dubbio importante per il morale. Lo sport ha un ruolo sociale e emozionale tra la popolazione e mai come in questo momento ne abbiamo tutti bisogno”.