Calcio
La grande occasione del Principe Mangiarratti
Il ticinese lascia lo Young Boys U21 per approdare al Vaduz
Pubblicato il 23.12.2021 16:17
di Carlo Scolozzi
Sarà un Natale particolarmente dolce quello di Alessandro Mangiarratti, che non mangerà il panettone come allenatore dello Young Boys U21, ma addirittura come tecnico del Vaduz. Dalla Prima Promotion alla Challenge League, così, d'improvviso, in un giorno di fine dicembre. Non solo, il ticinese va ad occupare la panchina più prestigiosa della cadetteria, ossia quella della capolista e grande favorita per il successo finale. 
Il ragazzo merita questa chance perché è umile, ma ambizioso, conciso e preparato. Lo posso ben dire, dal momento che in questo anno solare 2021 l'ho intervistato parecchie volte per l'Eco dello Sport e in ogni circostanza mi impressionava per la sua tranquillità, la sua serenità e la sua lucidità di analisi. Mai banale, il "Mangia" dice pane al pane e vino al vino, perché a lui i compromessi non sono mai piaciuti. 
Adesso è il momento della grande sfida, delle sliding doors, dello snodo che può far impennare una carriera. Mangiarratti non è uno sprovveduto di suo, inoltre ha un vantaggio: conosce già la categoria per averla approcciata nell'estate del 2018 col Chiasso. A dargli fiducia per primo, va detto e sottolineato, Nicola Bignotti, direttore generale dei rossoblù. Quella volta non andò benissimo e dopo alcune giornate di campionato gli fu preferito Andrea Manzo. Ma era tutt'altra situazione, lottava per la salvezza allora, in un contesto difficile. Adesso invece assume le redini di un purosangue. Potendo fare tesoro della mini esperienza chiassese, primo impegno col professionismo dopo avere allenato il Team Ticino.
Il Ticino del pallone accoglie la notizia con soddisfazione, come un regalo di Natale anticipato. Già, perché dopo avere perso per strada Davide Morandi (Kriens) ritrova un allenatore ticinese in Challenge League. Se poi si considera che al piano di sopra spopola il Crus col suo Lugano da primi posti, beh, la goduria sciovinista è doppia. Senza tralasciare il fatto che nella prossima Super League potrebbero essere due i Mister ticinesi. Tanta roba, verrebbe da dire, anche se il Direttore non ama questa espressione. 
Insomma, il Principato saluta e ringrazia Mario Frick, il figlio di Vaduz andato al Lucerna, per aver portato la squadra in vetta alla Challenge League, e punta sulla voglia di Alessandro Mangiarratti, che comincia la sua avventura principesca già con un atout a sua disposizione. Ha un nome e un cognome e si chiama Simone Rapp, vicecapocannoniere con nove gol. Insomma, Frick l'ha rigenerato e lo consegna al buon "Mangia" bell'e pronto per un girone di ritorno in cui rimpinguare il bottino sotto porta.
Forza e coraggio Ale, con l'esperienza di Chiasso sulle spalle, la tua competenza e ambizione e i gol di Rapp, sei pronto per fare compagnia al Crus in Super League.