Parlavamo di Bradley Fink su queste colonne alla fine
dello scorso agosto. Bradley chi? Fink. Riprendiamo dunque il discorso poiché
il medesimo si sta sviluppando in maniera molto positiva per l’attaccante dal
doppio passaporto svizzero e inglese, cresciuto a Cham nel canton Zugo e tesserato
al Borussia Dortmund dall’estate del 2019 quando vi arrivò dalle giovanili del
Lucerna. È nato nell’aprile del 2003 e dunque non avrà che 19 anni nel corso dell’anno
nuovo.
Di lui è tornato ad occuparsene il quotidiano tedesco che
va per la maggiore, la Bildzeitung, dalla quale veniamo a sapere che l’elvetico
non sembrerebbe essere neanche troppo lontano dalla prima squadra, quella del
nostro portiere nazionale (di riserva) Gregor Kobel, del difensore Akanji ma
soprattutto del diavoletto norvegese Erling Haaland che in questa stagione ha
già segnato 13 gol in 11 partite di campionato oltre a una decina tra nazionale
e coppe.
Lontanamente si comincia già a fare paragoni tra Haaland (altezza
194 cm) e Fink (193) anche se quest’ultimo, finora, ha potuto svolgere un solo
allenamento contro le riserve della prima squadra durante gli scorsi Europei,
giocando con due altri portieri elvetici, Marvin Hitz e Roman Bürki. Effettivamente
Fink fa parte dei quadri dell’Under 19 del BVB (“Ballspielverein Borussia”) dove
questa stagione l’ha messa dentro sette volte in dieci partite del campionato
tedesco di categoria e altre quattro in sei incontri di Uefa Youth League che
si disputa tra i grandi club europei. La stagione scorsa, allora nell’Under 17,
segnò 12 reti in 18 match. Oltre a una statistica complessiva di 12 reti in 14 partite
internazionali per le U17 e U19 svizzere.
Il Dortmund, da anni seconda forza della Bundesliga
dietro al Bayern di Monaco, non è nuovo a gettare nella mischia giovani
meritevoli; nell’autunno del 2020 fece debuttare il sedicenne Youssoufa Moukoko;
altri giovani da citare sono Giovanni Reyna (americano, nato nel 2002, 50
partite e sei reti a tutt’oggi) e Ansgar Knauff (tedesco, 2002, nove partite in
Bundesliga). Ora la “Bild” si chiede che cosa succeda con Fink che oltre a
segnare a mitraglietta ha lavorato fisicamente, perdendo otto chili, sotto gli
occhi attenti della direzione tecnica di Edin Terzic che alcuni anni fa rilevò temporaneamente
la prima squadra alla partenza di Lucien Favre.
Fink dispone di un contratto valido fino a giugno del
2023 ma è in cima alla lista delle cose da evadere da parte del management dei
gialloneri, anche perché sembrerebbe sulla lista degli acquisti di altri club.
Tra rinnovo di contratto e debutto in Bundesliga, una cosa potrebbe far
scattare l’altra, senza dimenticare che all’uscita del campus in Adi-Preissler-Allee
i top direttori sportivi delle grandi squadre europee si stanno pestando i
piedi per accaparrarsi il norvegese, un protetto del mitico agente Mino Raiola.
E se così fosse, perché non sostituirlo con Fink?
Rappresentato da Marco Lichtsteiner, fratello
dell’ex-nazionale juventino Stefan, in una recente intervista televisiva Fink sente
onorato dei “rumori” e dell’attenzione che gli dedica la stampa, ma rimane
dell’avviso di dover completare la sua formazione nell’Under 19 e che per il
resto… ci sia tempo. Affaire à suivre dunque, anche perché nel calcio il
tempo corre spesso più veloce del pallone.