HOCKEY
"Avanti con Cereda: la strada è tracciata..."
Ieri a Fuorigioco il presidente Lombardi ha parlato del momento delicato dell'Ambrì
Pubblicato il 11.01.2022 10:00
di Red.
L’Ambrì Piotta non va più. La squadra da novembre si è letteralmente fermata. Pochi punti e un gioco che sembra vivere un momento di preoccupante stagnazione.
L’obiettivo minimo dei preplayoff sembra lontano: dopo un bell’inizio di campionato, ora tutto si è fatto maledettamente più difficile.
Ieri sera a Fuorigioco, oltre a parlare dell’inevitabile danni economici legati alla pandemia, il presidente Filippo Lombarsi si è espresso anche sul momento difficile della sua squadra.
“All’inizio siamo stati al di sopra della nostra aspettative, ora siamo un po’ sotto. Sono cose che capitano durante una stagione. Speravamo che la Spengler potesse darci un colpo di frusta al morale e la sua cancellazione è stata una brutta botta”.
Anche Lombardi, come tutti i tifosi, è ovviamente deluso dai risultati.
“Sento molto la delusione dei nostri tifosi e visto che io mi considero il tifoso numero uno, lo sono ancora più degli altri. Ma nel mio ruolo non mi devo abbattere e continuo a portare avanti la società”.
Nonostante tutto, secondo Lombardi le cose sarebbero potute andare pure peggio.
“È stato un anno difficile, la transizione nella nuova pista è stata un passaggio epocale e non averci lasciato le penne è stato di per sé un bel risultato. Ricordo che il primo anno con la nuova pista il Langnau è retrocesso in B. È vero che quest’anno non c’è la retrocessione, ma se anche ci fosse stata non credo che avremmo rischiato qualcosa”.
Dunque nessuna pretesa, almeno per il momento.
“Questo dev’essere un anno di transizione, in cui abbiamo lavorato tanto e bene anche nel settore allievi, che adesso sta raccogliendo risultati migliori rispetto al passato”.
Su Cereda il presidente fa questa riflessione.
“Ha ragione Luca quando dice che anche se il momento è difficile non bisogna cambiare la filosofia e i valori di questo club. Nel passato abbiamo cambiato allenatori come cambiare i calzini e i risultati non sono stati incoraggianti. In questi giorni abbiamo fatto una bella cena tra dirigenza e staff che ha rafforzato ulteriormente lo spirito di gruppo e siamo tutti convinti di andare avanti sulla strada tracciata finora”.
Un tema delicato è quello del mercato.
“Dobbiamo cercare ogni anno di migliorare la squadra. Quest’anno abbiamo ingaggiato giovani svizzeri interessanti, il prossimo anno cercheremo di fare la stessa cosa anche con gli stranieri. Il nuovo acquisto Chlapik dimostra già una chiara inversione di tendenza”.
Ieri il Lugano ha annunciato l’acquisto di Marco Müller, che era dell’Ambrì prima di passare allo Zugo.
“Noi siamo un club formatore anche in questo senso. Noi l’abbiamo lanciato ma non potevamo soddisfare le sue esigenze economiche. Aveva voglia di fare un salto in avanti e lo Zugo gli ha dato la possibilità. Noi dovremo sempre fare scommesse sui giovani, sapendo che prima o poi ci lasceranno”.
Intanto l’Ambrì ha comunicato di aver rinnovato per un anno il contratto di Kneubühler e di due quello di Zwerger. Un raggio di sole in un periodo piuttosto difficile.