HOCKEY: IL DS FA UN'ANALISI A TUTTO TONDO DEL "SUO" LUGANO IN DIFFICOLTÀ
Domenichelli: "In futuro vi sorprenderemo"
Il direttore sportivo fa il punto della situazione del Lugano in un momento difficile
Pubblicato il 21.01.2021 07:55
di Red.
Avevamo sperato che il Lugano facesse sentire la sua voce. Il silenzio di questi giorni era assordante. Eccoci accontentati.
Ieri sera, a Ticinonews Sport, Hnat Domenichelli ha parlato dell’attualità bianconera, facendo un’analisi più che altro tecnica, di questa stagione, non tralasciando progetti e speranze per il futuro.
Hnat, 6 sconfitte in 7 partite: cosa sta succedendo?
“Sapevamo che il mese di gennaio sarebbe stato difficile. Anche se perdere è sempre frustrante, sapevamo che periodi così potevano succedere. Considerate le assenze e che si gioca tantissimo era una cosa che si poteva mettere in preventivo. Quello visto nelle ultime giornate non è comunque il vero Lugano, mentre se analizzo le 26 partite disputate, ne abbiamo comunque vinte 13. Non è malissimo, anche se ovviamente mi aspettavo qualcosa in più”.
Solo colpa delle assenze e del calendario? Dei singoli cosa ci dice?
“Credo che ci siano altri due aspetti da analizzare. Il primo è quello relativo al portiere: Schlegel fino a Natale era il miglior portiere in Svizzera, poi è lentamente calato. Credo sia normale, dopo aver giocato tanto si può anche essere stanchi. Ha bisogno di un po’ di riposo”.
L’altro aspetto?
“È legato ai difensori. Ci mancano dei giocatori importanti e gli altri hanno dovuto aumentare il minutaggio. E abituarsi non è una cosa affatto scontata”.
È però una opportunità per i giovani, vero?
“Senza dubbio. Sono felicissimo che ragazzi come Ugazzi, Villa o Näser abbiano la possibilità di mettersi in mostra. È bello che facciano esperienza anche se chiaramente non dobbiamo mandarli allo sbaraglio”.
Parliamo di stranieri: Boedker forse non è ciò che ci si aspettava…
“Direi che a livello di impegno, concentrazione e gioco è stato sempre presente. Non si è mai tirato indietro. Certo, anch’io mi aspettavo qualche gol in più, ma ormai non bisogna più pensare che un giocatore della NHL possa dominare la nostra Lega. Non è così”.
Arcobello è tornato al gol a Rapperswil dopo un periodo difficile.
“Per me è sempre stato un giocatore fondamentale, fino a Natale era stato tra i migliori. Poi capita che il disco non voglia entrare ma direi che criticare Arcobello sarebbe eccessivo”.
Dunque soddisfatto degli stranieri?
“In linea di massima sì, anche perché ormai da soli non possono più fare la differenza. Si vince e si perde in venti, è così da qualche anno anche in Svizzera. Piuttosto mi aspetto qualcosa di più da chi ha maggior conoscenza del nostro campionato e dovrebbe portare sul ghiaccio l’esperienza necessaria”.
E della posizione di Pelletier cosa dice?
“Serge è il nostro allenatore e fino al termine della stagione sarà sicuramente con noi. A fine campionato faremo un’analisi con lo staff tecnico e vedremo cosa fare. C’è ancora tanto tempo e ci sono ancora tante partite”.
Finora dunque che giudizio dà della stagione?
“Credo che non si debba buttare via tutto quanto fatto finora. Adesso però è importante reagire e tornare a mostrare ciò che sappiamo fare. Tocca a me e allo staff tecnico cercare di capire cosa possiamo fare per affrontare al meglio la seconda parte di stagione”.
Si può sperare in un colpo di mercato?
“Solamente se troveremo qualcuno che potrà venirci utile anche per il futuro. I colpi a breve termine o le licenze B, in una stagione come questa, non hanno senso”.
Questo Lugano è ancora in grado di rivaleggiare per il titolo?
“In questo momento non lo so, in futuro sono certo di sì. Siamo un “work in progress” e dovremo essere bravi a mettere le persone giuste al posto giusto. Non dimentichiamoci che questa società solo un paio di stagioni or sono ha disputato una finale. Sono certo che i nostri tifosi, quando potranno tornare in pista, saranno felici di quello che vedranno e delle sorprese che gli abbiamo preparato”.
Dunque sul mercato vi state movendo…
“Assolutamente sì. Non stiamo comunicando nulla e non lo faremo fino a fine stagione ma non significa che non abbiamo già fatto cose importanti”.
Lei però aveva detto che l’obiettivo di quest’anno era chiudere la Regular Season nei primi quattro posti.
“Forse sono stato troppo ottimista, ma credo che se avessimo iniziato prima la stagione e Carr e Kurashev avessero potuto giocare più partite con noi, ora avremmo una classifica diversa. Senza loro due e con queste assenze siamo un po’ diversi ma abbiamo comunque la qualità per chiudere nei primi sei la regular season”.