Calcio
"Impressionato da Eriksen, fiducioso per il Chiasso"
Dopo la pausa natalizia i rossoblù sono tornati in campo, parla il direttore generale Nicola Bignotti
Pubblicato il 13.01.2022 11:59
di Carlo Scolozzi
Abete e presepe sono ormai finiti nel ripostiglio rossoblù, per il Chiasso è ora di tornare a sgambettare. Il raduno è avvenuto tre giorni fa e alla ripresa non poteva mancare il direttore generale rossoblù Nicola Bignotti.
Allora, che squadra ha ritrovato?
"Un gruppo sereno, motivato e soprattutto sano. Infatti non si sono registrati nuovi casi di positività rispetto ai due riscontrati durante le feste natalizie".
Al via senza nuovi acquisti, giusto?
"Lo confermo, anche perché vogliamo fare le cose con calma, senza prendere giocatori a tutti i costi, tanto per farlo. Inoltre effettueremo acquisti con una visione a lungo termine, nel senso che non saranno rinforzi fini a se stess per questi prossimi sei mesi, ma bensì gente che sarà utile anche nella prossima stagione. Quindi si tratterà di giovani. Ripeto comunque che di certo non c'è ancora niente, né per quanto riguarda i nomi né per ciò che concerne i ruoli. Cominciamo a lavorare e vediamo in questi giorni di cosa abbiamo bisogno".
Ci sono già in agenda delle amichevoli?
"Sì e mi riferisco alla partita contro il Lugano, che si disputerà al Riva IV sabato 22, ossia dopo due settimane di allenamenti. Sarà insomma un test interessante".
Direttore, è fiducioso per il girone di ritorno di Promotion League?
"Lo sono, ma ci tengo a ribadire per l'ennesima volta che i nostri obbiettivi sono quelli di far crescere i giovani e di praticare un tipo di calcio propositivo. Quest'ultimo implica che dovremo lavorare forte. Non puntiamo a vincere il campionato se non dopo avere raggiunto i primi due obbiettivi". 
Un passo indietro, ora. In occasione delle festività avete ospitato un personaggio con la p maiuscola, ne vogliamo parlare?
"Si è allenato nelle nostre strutture l'ex centrocampista dell'Inter Christian Eriksen, che ha sostenuto 6-7 sedute sull'arco di due settimane. Aveva un suo preparatore atletico e quindi faceva prevalentemente corsa col pallone, svolgendo tutti esercizi dinamici con la palla. La sua giornata tipo era quella di un giocatore normale, arrivava ogni volta al campo alle 11".
Ci racconti Eriksen.
"Ho potuto conoscerlo da vicino e dico che è una grande persona. Umile, a modo, molto educato, insomma un personaggio veramente di spessore. Se abbiamo parlato del suo malore all'Europeo o di futuro? No, per una questione di rispetto, delicatezza e privacy non era giusto toccare quegli argomenti".
Com'è arrivato a Chiasso?
"Il nostro team manager Fabio Pinna aveva lavorato all'Inter e, in nome di amicizie comuni, Christian ci ha chiesto se fosse possibile allenarsi qui. Abbiamo domandato la disponibilità al Municipio e il Sindaco si è dimostrato molto accogliente". 
Sedute particolari?
"Non si è mai allenato con la nostra squadra perché era ferma e inoltre lui voleva svolgere un lavoro individuale, ma una volta ci ha domandato se fosse possibile avere a disposizione un portiere e abbiamo pescato Bragotto del nostro settore giovanile, che fungeva da sparring partner. Se ha fatto qualche grande gol? Tutti lo sono stati, vederlo calciare è impressionante".
Ormai non è più a Chiasso.
"No, ci siamo già ampiamente salutati. Ulteriori accordi? Abbiamo dato la nostra disponibilità, ci sono stati i ringraziamenti, ma nessuna delle due parti ha preso impegni particolari per il futuro".