Mentre il circo Knie è in Ticino, l’Ambrì Piotta fa numeri “circensi” a Rapperswil.
Un esercizio acrobatico di una difficoltà enorme, in un momento delicato contro una squadra che arriva da una stagione strepitosa.
C’erano tutti i presupposti per un’altra serata di sofferenza e invece dal “tendone” del ghiaccio ne è uscito un numero impensabile. Intriso di difficoltà ma per questo ancora più stupefacente.
L’Ambrì non solo ha vinto: ha stravinto, dominando e controllando la partita. Come non succedeva da tempo. Con una personalità da grande squadra.
Tre punti che danno morale ma che non sappiamo se saranno utili per il prosieguo della stagione.
Eh già, perché il dilemma è tutto qui. Si è trattato di un exploit isolato o possiamo sperare finalmente in un’inversione di marcia per tornare a lottare per quel dannato 10. posto? L'alunno leventinese riuscirà finalmente a passare l'anno senza limitarsi a sporadici buoni test?
Le prossime partite ce lo diranno.
È chiaro che ieri sera anche gli stranieri hanno dato finalmente una mano importante e quando la squadra gira a pieno regime, allora possiamo giocarcela con tutti (o quasi). Come succedeva a inizio stagione.
Poi è successo qualcosa che ci ha ricacciati lontani, nell’anonimato più assoluto, facendoci rivivere lo spettro delle stagioni più cupe.
Ma il tempo per salvare la stagione c’è ancora, non tutto è perduto.
Bisogna crederci e riproporre quella solidità e quella determinazione viste ieri sera.
Sarebbe un miracolo? Forse sì, ma intanto lasciamoci trascinare in un mondo fantastico e affascinante, come se fossimo sotto il tendone del circo, dove è sempre bello sognare.   
E allora iniziamo a chiudere gli occhi.$

(Foto Zucchetti)