Calcio
"Giubiasco, una scelta di vita"
L'attaccante Patrick Rossini parla del suo addio al Bellinzona e della nuova avventura
Pubblicato il 20.01.2022 06:01
di Carlo Scolozzi
Si lascia alle spalle il colore granata per cominciare una nuova avventura: l'identikit corrisponde a Patrick Rossini, nuovo attaccante del Giubiasco, compagine del Gruppo 1 di Terza.
Rossini, perché proprio Giubiasco?
"È una scelta di vita. Sono giubiaschese e quindi è una soluzione ravvicinata. Inoltre, così facendo, posso conciliare il calcio con la mia professione di assicuratore all'Helsana. Sul posto di lavoro mi hanno messo a disposizione una scuola interna da seguire e quindi dovevo pensare a un piano B".
Una scelta difficile, ma doverosa.
"Se avessi ascoltato solo il mio ego avrei proseguito in granata, ma non vedevo una prospettiva per me e per la mia famiglia. Il mio sogno era comunque quello di restare nel calcio e, grazie al Giubiasco, posso conciliare le due attività. Ciò detto è stato molto duro optare per quest'altra soluzione, in quanto sognavo di portare il Bellinzona in Challenge League. Inoltre è lì che ho iniziato a giocare a pallone".
Che ambiente troverà a Giubiasco?
"Domani cominceremo gli allenamenti, ma non c'è granché da scoprire. Ho già conosciuto i miei futuri compagni in occasione di una cena e ho trovato nella società una struttura davvero organizzata. che non ha nulla da invidiare a quelle di Prima Promotion o di Challenge League. Qui non c'è il soldo, ma altri valori, come la passione. Si fa tutto a tempo perso. L'obbiettivo in campo è la promozione in Seconda, che è alla nostra portata, avendo chiuso l'andata a soli due punti dalla capolista Melide (29 a 31). Il campionato è aperto ed equilibrato, saranno i dettagli a fare la differenza".
Siete una squadra con tanti giovani.
"Vogliamo progredire tutti insieme, io mi devo ancora integrare in questo gruppo forte e bello e spero di poter fungere da chioccia per quei compagni che hanno qualche anno in meno".
Tornando al Bellinzona, sembra che partiranno in tanti, secondo i rumors di mercato.
"Non sono la persona più indicata a parlare di questo, non conosco infatti le varie dinamiche che potranno portare a delle separazioni. Chi può dare delle spiegazioni in merito è Bentancur. Personalmente non ho mai avuto problemi in granata, io e i miei interlocutori ci siamo sempre detti tutto in faccia, con chiarezza".
Ha dei rimpianti per il girone d'andata di Promotion League?
"Premessa: la squadra era forte, giocava bene, aveva solidità e faceva tanti gol. Ma nel calcio entrano in gioco tante dinamiche. In ogni caso, secondo me, abbiamo regalato qualcosa come 4-5 punti. Eppoi la sfortuna è stata trovare sul nostro cammino un Breitenrain che non ha praticamente sbagliato niente".
Il girone di ritorno dei granata come lo prevede?
"Al momento il Bellinzona è un'incognita, nel senso che non si sa chi rimarrà e chi arriverà".