Calcio
Milan-Juve, uno 0-0 imperfetto
La grande sfida si conclude senza reti e senza spettacolo
Pubblicato il 25.01.2022 09:42
di Angelo Lungo
Per Guardiola non è una necessità, per lo spagnolo si può giocare, e vincere, anche senza un centravanti. Alla sua assenza si può sopperire con il gioco e con gli schemi. In Italia i grandi goleador scarseggiano. È un dato preoccupante che mette in evidenza la cifra tecnica, al ribasso, del campionato. Basta scorgere la classifica e si può notare come il capocannoniere della capolista, che ha il miglior attacco della lega, sia Martinez. L'argentino ha segnato solo 11 reti e 3 su calcio di rigore. Sono senza attaccanti di livello sia la Nazionale, sia le grandi squadre. L'unico profilo di caratura internazionale sembra essere Dusan Vlahovic. Mancano soldi e coraggio. L'unica società che, in estate, ha investito pesantemente sull'attaccante è la Roma. Il miglior talento italiano sembra averlo il SassuoloScamacca.
La partita di cartello tra Milan e Juventus ha confermato questa tendenza: alle due formazioni manca palesemente l'uomo-gol. I rossoneri hanno puntato su Ibrahimovic e Giroud, ultratrentenni che alla lunga non sono affidabili e che certi ritmi proprio non riescono a tenerli. Lo svedese incede per il campo: è fermo. Il tempo è implacabile e non fa sconti. I bianconeri non sono da meno. Morata è uno di quei giocatori incompiuti, le occasioni, nel corso della sua carriera, le ha avute e le ha sempre mancate, ormai incide a sprazzi e lui stesso sembra esserne consapevole. Il match ha deluso e non è stato un grande spettacolo, anzi. Uno stadio vuoto, compagini che hanno deciso di non affrontarsi: nessuna emozione e tiri in porta che si faticano a contare. Allegri punta esclusivamente al risultato. Ha eretto un muro difensivo: il suo schema è la solidità. L'obiettivo è il quarto posto, poca importa delle prestazioni. Pioli ha certamente delle attenuanti: tanti infortuni. Uomini contati e scelte obbligate. Ma i punti lasciati per strada cominciano a essere pesanti. Annibale Frossi, bomber occhialuto nonché avvocato, fu il trascinatore, a suon di gol, dell'Italia vincitrice della medaglia d'oro alle Olimpiadi del 1936. Sosteneva che lo 0-0 fosse il risultato perfetto, significava che le difese erano state esemplari. Tesi confermata anche da Gianni Brera, uno dei maestri del giornalismo sportivo italiano. Se avessero visto Milan-Juve forse avrebbero cambiato idea.