Calcio
"La convocazione di Balotelli è assurda"
Il nostro esperto di calcio italiano Simone Boldini a 360°: da SuperMario a Joao Pedro, da Morata a Vlahovic
Pubblicato il 26.01.2022 11:15
di Carlo Scolozzi
L'opinionista principe del calcio italiano per l'Eco dello Sport ha un nome e un cognome: Simone Boldini, ex allenatore del Lugano. Il Mister bresciano sa leggere, come pochi, tra le pieghe dell'italico pallone e lo fa per noi anche in questa circostanza, in cui la carne al fuoco è tanta e particolarmente succulenta. Si va infatti da Balotelli a Joao Pedro, da Vlahovic a Morata, passando per lo stage azzurro di coach Mancini.
Allora Mister, con lo stage azzurro cominciato stamattina scatta ufficialmente la missione per gli spareggi mondiali, in agenda questa primavera.
"Con la Macedonia non dovremmo avere problemi, anche se a questi livelli di facile non c'è niente. Tra una Turchia che punta solo sulle individualità e il solido Portogallo, penso che ci toccheranno poi i lusitani. Trattasi di nazionale che ha vinto il penultimo Europeo e vanta molti elementi che giostrano in Premier League. Ma non solo, potrei fare il nome di Silva del Lipsia e di Leao del Milan. Cristiano Ronaldo? Un valore aggiunto che ha però bisogno che la squadra costruisca palle-gol, nel Manchester United in questo senso non riceve molti palloni e infatti fa fatica".
Qual è il problema dell'Italia?
"La sindrome da pancia piena dopo la sbornia di quest'estate e il fatto che ormai gli avversari ci conoscono e si mettono in difesa per aspettarci e colpirci, come ha fatto la Svizzera che ci ha preceduti nel girone e si è qualificata direttamente a Qatar 2022. Giocare d'attesa implica anche un minor dispendio d'energia. Inoltre ci eravamo abituati troppo bene: ora non giochiamo più un calcio così bello, creiamo di meno e ci mancano soluzioni in attacco. Insomma, non siamo più quelli della striscia record d'imbattibilità dell'era Mancini".
Quindi c'era bisogno di richiamare Balotelli.
"La sua convocazione è assurda. Tecnicamente posso capirla, ma dal punto di vista dell'immagine è un brutto spot. Mario ne ha combinate di tutti i colori, ma viene sempre preso in considerazione: che devo dirvi? È un uomo fortunato. Eticamente, ribadisco, la sua chiamata non ci sta. Poi è vero che l'unica alternativa a Immobile è un Belotti che non sta bene e che in Italia mancano i centravanti. Lo dimostra il fatto che, perso Vlahovic, la Fiorentina pescherà Cabral dal Basilea. Tornando a Balotelli, Mancini non è certo il tipo che se lo taglia per fare un dispetto alla moglie e in definitiva ha fatto bene a chiamarlo". 
Parliamo adesso di oriundi: avrebbe convocato Joao Pedro?
"Mah, non sono molto d'accordo in questo senso. Siccome il Brasile non ti chiama ripieghi altrove. Eppoi c'è un problema tattico: nel Cagliari è la seconda punta in un 3-5-2, l'Italia invece gioca col tridente. Ritengo che Mancini potrebbe quindi collocarlo solo a sinistra. Il giocatore, comunque è buono: ogni stagione va in doppia cifra nonostante militi in una squadra che lotta per non retrocedere".
Dalla Nazionale e dalle sue tinte azzurre a quelle biancorossonere di Milan-Juve: che pietà lo spettacolo di domenica sera.
"In effetti hanno giocato molto male, dando vita a una partita davvero brutta. In questo momento il Milan fa molta fatica a trovare la via della rete. I motivi? Ibra, coi suoi 41 anni, ne ha sempre una. Giroud è invece un attaccante particolare: non ha grande velocità e sa farsi valere solo nel gioco aereo. Ma il Milan non va molto sul fondo a crossare per la testa dei suoi attaccanti e se non dispone di palle alte la punta francese soffre, anche perché ha problemi a liberarsi per il tiro. La Juve? Beh, pratica un calcio abbastanza difensivo e dispone di due attaccanti come Morata e Dybala, che non sono particolarmente prolifici. Lo spagnolo personalmente mi piace, però lo vedo più vicino ad una prima punta cui possa girare intorno. Ma se vuoi giocartela per i primi posti devi favorire i tuoi uomini offensivi col gioco o altrimenti trovare degli attaccanti che abbiano dei colpi".
Infatti la Vecchia Signora ha ingaggiato Vlahovic dalla Fiorentina per 75 milioni di euro.
"Esatto. L'ex viola assomiglia a Lukaku: negli spazi può far male. Eppoi se la cava bene anche nello stretto, con dribbling, tiri e altre soluzioni balistiche. Conveniva prenderlo adesso, perché in caso di mancata qualificazione per la Champions League sarebbe un bagno di sangue economico. Inoltre il ragazzo ha ancora grosse prospettive di crescita. Parliamo di uno dei migliori attaccanti d'Europa".