Due partite, un
solo punto.
Il Lugano non
vince da sei partite e fatica clamorosamente a mettere la palla in rete.
14 gol in 14
partite quest’anno. Come il San Gallo che però rispetto alla scorsa stagione ha
venduto a suon di soldoni i suoi prolifici attaccanti.
Ieri sera
Maurizio Jacobacci era ospite di Patrick Della Valle a Fuorigioco ed è tornato sull’attualità
dei bianconeri.
Ripartendo
proprio dalla sfida persa mercoledì a Cornaredo contro lo Young Boys.
“Dispiace aver
perso perché credo che la squadra abbia disputato una buona partita. Al primo
tiro ci hanno fatto gol. Bisogna dire che è stato un gran gol, diamo il merito
alla prodezza di Fassnacht”.
Alla vigilia avevi
chiesto alla tua squadra di giocare con coraggio.
“E credo che lo
abbia fatto. Soprattutto nel primo tempo abbiamo impresso un gran ritmo alla
partita. La differenza alla fine l’hanno fatta le individualità”.
Il gol fallito da
Bottani ha pesato non poco, vero?
“Spiace perché
Mattia è in un momento di buona forma e avrebbe meritato quel gol. Dalla panchina
avevamo visto tutti quella palla in rete. So che non è la prima volta che ha delle
belle occasioni e non riesce a fare gol, ma se segnasse 15 gol a campionato non
sarebbe qui a Lugano”.
Gerndt sembra un
po’ in ritardo di condizione.
“Alex svolge un
gran lavoro difensivo e a volte gli manca la forza per arrivare lucido davanti
alla porta”.
In generale gli
attaccanti del Lugano segnano poco. Perché?
“Perché quello
del goleador è un mestiere, si tratta di avere qualità nel timing, nel colpire
la palla e anticipare l’avversario. È qualcosa che si può allenare ma che
soprattutto si ha dentro dalla nascita”.
Abubakar
risolverà tutti i problemi?
“Mercoledì è
entrato bene in partita, peccato che due minuti dopo il suo ingresso abbiamo
preso il secondo gol e la partita si è complicata. Alla fine è comunque andato
vicino al gol: sono sicuro che potrà darci una mano ma anche lui avrà bisogno
dell’apporto dei compagni”.
Questo Lugano è
in crisi di risultati. Preoccupato?
“Io mi stupisco
quando sento la gente che parla di Europa con disinvoltura o che crede che il
Lugano possa vincere il campionato. Dobbiamo essere umili e realisti e fare
molta attenzione a parlare di secondo o terzo posto. L’ultimo anno abbiamo
fatto qualcosa di incredibile ma ci sono squadra come YB, Basilea, San Gallo e
Lucerna che sono più attrezzate di noi”.
Lungoyi, tanto
per parlare ancora di attaccanti, ha firmato per la Juve (resterà però in
prestito a Lugano).
“Sono contento
per lui, è un ragazzo di talento ma ha ancora tanto da imparare. Il calcio è
uno sport collettivo e deve imparare a giocare con i compagni. Con lo YB non mi
è piaciuto il suo ingresso in campo. Non so se fosse deluso dal fatto che avrebbe
voluto entrare in campo prima ma questo non è l’atteggiamento giusto”.
Domenica a San
Gallo che partita sarà?
“L’ultima volta in
casa loro abbiamo fatto 0-0 ma avremmo meritato molto di più. Sono convinto che
vedremo un Lugano pronto anche questa volta”.
Ci saranno dei
cambiamenti?
“Abbiamo ancora
un paio di giorni per valutare le condizioni di alcuni giocatori ma non rivoluzionerò
la squadra. Credo che sia importante dare una certa continuità”.