CALCIO: IL TECNICO DEL LUGANO A RUOTA LIBERA DALL'YB A BOTTANI, DA LUNGOYI A ABUBAKAR
Jacobacci: "Attenzione a non guardare troppo in alto"
"Quest'anno abbiamo fatto grandi cose e se Bottani segnasse 15 gol non sarebbe a Lugano"
Pubblicato il 22.01.2021 08:55
di Red.
Due partite, un solo punto.
Il Lugano non vince da sei partite e fatica clamorosamente a mettere la palla in rete.
14 gol in 14 partite quest’anno. Come il San Gallo che però rispetto alla scorsa stagione ha venduto a suon di soldoni i suoi prolifici attaccanti.
Ieri sera Maurizio Jacobacci era ospite di Patrick Della Valle a Fuorigioco ed è tornato sull’attualità dei bianconeri.
Ripartendo proprio dalla sfida persa mercoledì a Cornaredo contro lo Young Boys.
“Dispiace aver perso perché credo che la squadra abbia disputato una buona partita. Al primo tiro ci hanno fatto gol. Bisogna dire che è stato un gran gol, diamo il merito alla prodezza di Fassnacht”.
Alla vigilia avevi chiesto alla tua squadra di giocare con coraggio.
“E credo che lo abbia fatto. Soprattutto nel primo tempo abbiamo impresso un gran ritmo alla partita. La differenza alla fine l’hanno fatta le individualità”.
Il gol fallito da Bottani ha pesato non poco, vero?
“Spiace perché Mattia è in un momento di buona forma e avrebbe meritato quel gol. Dalla panchina avevamo visto tutti quella palla in rete. So che non è la prima volta che ha delle belle occasioni e non riesce a fare gol, ma se segnasse 15 gol a campionato non sarebbe qui a Lugano”.
Gerndt sembra un po’ in ritardo di condizione.
“Alex svolge un gran lavoro difensivo e a volte gli manca la forza per arrivare lucido davanti alla porta”.
In generale gli attaccanti del Lugano segnano poco. Perché?
“Perché quello del goleador è un mestiere, si tratta di avere qualità nel timing, nel colpire la palla e anticipare l’avversario. È qualcosa che si può allenare ma che soprattutto si ha dentro dalla nascita”.
Abubakar risolverà tutti i problemi?
“Mercoledì è entrato bene in partita, peccato che due minuti dopo il suo ingresso abbiamo preso il secondo gol e la partita si è complicata. Alla fine è comunque andato vicino al gol: sono sicuro che potrà darci una mano ma anche lui avrà bisogno dell’apporto dei compagni”.
Questo Lugano è in crisi di risultati. Preoccupato?
“Io mi stupisco quando sento la gente che parla di Europa con disinvoltura o che crede che il Lugano possa vincere il campionato. Dobbiamo essere umili e realisti e fare molta attenzione a parlare di secondo o terzo posto. L’ultimo anno abbiamo fatto qualcosa di incredibile ma ci sono squadra come YB, Basilea, San Gallo e Lucerna che sono più attrezzate di noi”.
Lungoyi, tanto per parlare ancora di attaccanti, ha firmato per la Juve (resterà però in prestito a Lugano).
“Sono contento per lui, è un ragazzo di talento ma ha ancora tanto da imparare. Il calcio è uno sport collettivo e deve imparare a giocare con i compagni. Con lo YB non mi è piaciuto il suo ingresso in campo. Non so se fosse deluso dal fatto che avrebbe voluto entrare in campo prima ma questo non è l’atteggiamento giusto”.
Domenica a San Gallo che partita sarà?
“L’ultima volta in casa loro abbiamo fatto 0-0 ma avremmo meritato molto di più. Sono convinto che vedremo un Lugano pronto anche questa volta”.
Ci saranno dei cambiamenti?
“Abbiamo ancora un paio di giorni per valutare le condizioni di alcuni giocatori ma non rivoluzionerò la squadra. Credo che sia importante dare una certa continuità”.